Arresti domiciliari per l’argentino che aveva derubato mezza Senigallia
Arrestato il 20 luglio, ora la condanna ad un anno: refurtiva per oltre 30.000 euro
Nella sua casa e nel suo garage gli agenti della Polizia di Senigallia avevano trovato una serie di oggetti frutto di numerosi furti perpetrati ai danni di aziende, enti pubblici e abitazioni private di Senigallia. Con l’accusa di resistenza, violenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e furto aggravato era stato arrestato il 20 luglio scorso e mercoledì 3 agosto è arrivata la condanna per Fabian Diego Schiaroli: un anno di arresti domiciliari.
Il 30enne argentino era stato pizzicato a seguito di un normale controllo notturno da parte di una pattuglia che lo aveva visto condurre due biciclette sulla Statale Adriatica. Insospettiti, gli agenti lo hanno fermato rinvenendo un piede di porco e altri arnesi atti allo scasso.
Poche ore prima infatti si era reso responsabile di due furti alla scuola del Cesano e all’azienda di trasporti Bucci, ma in generale era stato il protagonista di altri episodi che avevano messo in subbuglio la città.
Furti di poche migliaia di euro ciascuno ma che complessivamente avevano fruttato dai 30 ai 50.000 euro attraverso trapani e attrezzature edili e da falegname prelevate in due aziende di via Po; materiale didattico della scuola del Cesano, dell’Asur e della Multiservizi tra cui computer, proiettori, lettori dvd, schermi LCD; cellulari, biciclette, pc portatili, chiavi, telecomandi per garage presi nelle abitazioni.
Proprio in base al gran numero di questi ultimi due oggetti gli inquirenti lo hanno ricondotto ai precedenti furti di cui non si era ancora riusciti a trovare il colpevole e in cui non erano stati rinvenuti segni di scasso.
di Carlo Leone
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