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A Senigallia le stampe di Giacomelli degli scatti di Governatori

Il 1 agosto, compleanno di Giacomelli, l'inaugurazione della mostra di inediti "Una stagione sconosciuta"

Da sinistra: Mario Cavallari, Aroldo Governatori, Maurizio Mangialardi, Stefano SchiavoniSarà inaugurata nel giorno del suo compleanno, lunedì 1 agosto, l’ultima mostra della rassegna “M’arcord Mario”, omaggio che il Comune di Senigallia dedica al "suo" artista più famoso. E quest’ultimo tassello che andrà a completare il ciclo di esposizioni iniziato il 21 maggio, durerà per tutto il mese di agosto dando a cittadini e turisti la possibilità di vedere le stampe che Giacomelli consegnò ad Aroldo Governatori partendo dai negativi che lo stesso pittore senigalliese scattò in Marocco nell’agosto del 1971.

Ancora una volta dunque viene fuori – come nell’analoga esposizione "La terra dalle ombre lunghe" con gli scatti di Enea Discepoli – il tocco di Mario Giacomelli nella veste di stampatore questa volta su foto prodotte da Governatori purtroppo "dimenticate" per quasi trent’anni.

Le foto, una trentina di quelle 110 stampe, riunite sotto il titolo di "Una Stagione Sconosciuta", saranno esposte dal 1° al 31 agosto a Palazzo del Duca di Senigallia e affiancate da alcuni disegni a inchiostro di china (formato 60×80) che i bagliori giacomelliani ispirarono in Governatori dopo il casuale ritrovamento nel 2005.

Fotografia di Aroldo Governatori stampata da Mario Giacomelli nel novembre 1972Erano passati oltre trent’anni da quando Giacomelli gliele aveva spedite nei Pirenei (dove il pittore allora viveva), col desiderio di realizzarne una mostra. Poi la vita li portò a seguire altri percorsi e non se ne parlò più. Erano stampe nate dall’intervento di Giacomelli a partire dai negativi di fotografie scattate dallo stesso Governatori in Marocco, nell’Alto Atlante tra le popolazioni Berbere.

Il percorso si completa con i negativi originali e la stampa di alcune di quelle stesse foto senza alcun intervento, in modo da porre in risalto da una parte l’arte alchemica di Giacomelli e dall’altra l’elaborazione finale nei disegni a inchiostro di China di Governatori. Si tratta dunque di un interessante percorso circolare, da Governatori a Giacomelli, e ritorno.

L’importante e affascinante mostra “Una stagione sconosciuta”, aperta in orario serale dalle 21 alle 24 (inaugurazione lunedì 1 agosto 2011 ore 21 a seguire aperitivo offerto dalla cantina Conti di Buscareto), si inserisce nell’ambito di “M’arcord Mario”, la rassegna promossa da Comune di Senigallia, con il patrocinio della Regione Marche, Provincia di Ancona, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Senato della Repubblica, in collaborazione con partner privati.

Fotografia di Aroldo Governatori stampata da Mario Giacomelli nel novembre 1972Così saluta il Sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi questa nuova esposizione che verrà inaugurata proprio nel giorno in cui nacque l’artista senigalliese Giacomelli: "la data è stata scelta non a casa ma proprio per dargli un respiro simbolico e una valenza prospettica che ci spinge a guardare in avanti e non indietro".

Un progetto di ricerca dunque, come spiega l’Assessore alla Cultura Stefano Schiavoni, che si inserisce in un ambito di studio sui temi del lavoro, della presenza e delle collaborazioni che contraddistinsero Giacomelli e che Governatori riscoprì solo nell’occasione di un trasloco.

Nota biografica Aroldo Governatori

Aroldo Governatori è nato nel 1937 a Senigallia e dopo aver ottenuto il diploma all’istituto d’arte di Urbino, intraprende la carriera di artista che lo porta all’estero. Dal 1956 al 1962 vive a Parigi, per poi compiere numerosi viaggi e soggiorni negli Stati Uniti, in Alaska, in Messico.

Dal 1967 torna in Italia e fino al 1971 vive a Roma, prima di trasferirsi nel sud-ovest della Francia, ai piedi dei Pirenei, andando spesso a Parigi nel suo atelier a Montmartre. Nel 2007 fa ritorno nella sua città d’origine, Senigallia. Tantissime le occasioni espositive internazionali, sia personali che collettive, che l’hanno visto protagonista con i suoi lavori (dipinti, disegni). Tra le personali più importanti ricordiamo quella al 1979 Museo Nazionale d’Arte Moderna Georges Pompidou di Parigi nel 1979, oltre che alla Galleria Martano di Torino (1968), alla Galleria Giulia di Roma (1972, 1983), alla Galleria i Portici di Torino (1973), quelle al Museo di Belle Arti di Pau (1975, 1983, 1997), al Museo di Belle Arti di Grenier de Loèns, Chartres (1986). A Parigi i suoi lavori sono andati in mostra anche alla Galleria Jean Peyrole e nell’Espace Chatelet Victoria.

Aroldo Governatori mentre dialoga col Sindaco di Senigallia Maurizio MangialardiNel 2008, ha esposto a Palazzo del Duca a Senigallia con una personale dal titolo “Poesia per il gioco del pallone”. Ha partecipato inoltre a diverse collettive in Italia e Francia (Parigi “Le regard du peintre” al Centre Pompidou, Museo d’arte Moderna; Grenoble, Saint Tropez, Museo di Belle Arti di Dijon, Boulogne-sur-Mer), così pure in Spagna, a Barcellona (Biennale dello sport, 1997) e Madrid.

Nota biografica su Mario Giacomelli

Mario Giacomelli nasce nel 1925 tra Scapezzano e Senigallia. A 9 anni perde il padre e la madre inizia a lavorare presso l’ospizio di Senigallia; ultimate le scuole, a 13 anni entra come garzone nella tipografia della famiglia Giunchedi, che dopo la guerra aiuterà a ricostruire dalle macerie causate dalle bombe e avanza di grado, diventandovi operaio. Nel 1950 riesce ad aprire una tipografia tutta sua nella quale lavorerà fino alla fine del 1999. Al giovane Mario piace scrivere poesie e dipinge con tutto quello che trova. Il suo rapporto con la fotografia si può dire che prenda il via la vigilia di Natale 1953, quando compra una Bencini e va a fotografare il mare. Si rende immediatamente conto che ha bisogno di una macchina più seria e compra quella che definisce “la macchina fotografica del contadino”: la Kobell Press. Da allora realizzerà numerose serie fotografiche che fanno ormai parte di collezioni private e pubbliche di tutto il mondo: l’Ospizio, i paesaggi, il mondo contadino, i “pretini”, Scanno. Nel 1963 John Szarkowski vuole la serie di Scanno al MOMA di New York. Quasi tutte le sue foto sono organizzate in gruppi chiamati “serie” e queste sono collegate indissolubilmente alla poesia. Muore a Senigallia il 25 novembre del Duemila. (s.g.)

INFO
info@senigalliacittadellafotografia.it
0716629203-350 Ufficio Cultura

di Carlo Leone

Carlo Leone
Pubblicato Venerdì 29 luglio, 2011 
alle ore 16:23
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