A Corinaldo un affascinante viaggio musicale dal XVII secolo ai giorni nostri
Sabato 30 il Festival Organistico con Alessandro Bianchi e Mauro Piazzi alla Chiesa San Francesco
Dalla prima metà del Seicento di Girolamo Frescobaldi all’assoluta contemporaneità di Marco Lo Muscio, classe 1971. E’ un programma davvero variegato quello che sabato 30 luglio, nella Chiesa di San Francesco di Corinaldo, vedrà impegnati Alessandro Bianchi (organo) e Mauro Piazzi (trombone). Sono loro i protagonisti del quinto appuntamento del X Festival Organistico Internazionale, con inizio alle 21.15. Ingresso libero.
Ancora una volta, il pubblico potrà ascoltare l’interessante accostamento tra l’organo e un altro strumento, in questo caso il trombone, così come è già accaduto altre volte grazie alle scelte artistiche della prestigiosa manifestazione, sotto la guida del Maestro Federica Iannella, volte a valorizzare le potenzialità dell’organo e il suo repertorio.
All’Organo Mascioni (1964) della Chiesa di San Francesco siederà Alessandro Bianchi, musicista di straordinaria esperienza con i suoi oltre 1.600 concerti tenuti ai maggiori festival internazionali in tutta Europa, in Russia, Stati Uniti, America Centrale e del Sud, Asia e Australia.
Al suo fianco il poliedrico trombonista Mauro Piazzi, fondatore dell’Ensemble “En Chamade”, ma anche di un’affermata jazz band con la quale si esibisce regolarmente in Italia e all’estero.
Il programma della serata concede molto spazio ad autori del Novecento, anche se non mancano brani di celebri compositori dell’età barocca, come Girolamo Frescobaldi, di cui la coppia interpreterà la Canzon “La tromboncina” per Trombone e Organo, Benedetto Marcello, presente con la Sonata per Trombone e Organo (Adagio – Allegro – Largo – Allegro) e Henry Purcell, del quale il pubblico potrà ascoltare la Suite per Trombone e Organo (Rondeau – Allegro – Air de trompette).
A parte l’incursione ottocentesca di fine concerto, l’Hosannah per Trombone e Organo di Franz Liszt, tutti gli altri brani sono firmati da autori del Novecento, forse poco noti ad un pubblico non specialistico, ma proprio per questo in grado di regalare sorprese e far scoprire nuovi orizzonti musicali al sempre attento uditorio del Festival Organistico Internazionale.
Si va dal canadese Denis Bedard (1950), di cui Bianchi eseguirà la Danse (arr. Hielscher) per solo organo, all’americana Joyce Jones (1933), che vedrà l’organista alle prese con le Variazioni per solo pedale su “When the roll is called up yonder”, dal già citato Marco Lo Muscio, presente con Visioni da “Minas Tirith – The White Tree (Apparizione della Città Bianca, L’Albero bianco, Le parole di Gandalf, Il Dignitario di Gondor, Danza della vittoria, Fanfare e Finale) ai tedeschi Gustav Gunsenheimer (1934) e Hans Andrè Stamm (1958).
Del primo Bianchi e Piazzi eseguiranno la Suite “Lobe den Herren” per Trombone e Organo (Intrada – Aria – Menuet – Finale), mentre del secondo il solo Bianchi interpreterà il Rondò alla latina e la Toccata giocosa a lui dedicata dallo stesso Stamm.
A completare il programma c’è il Preludio e fuga in sol op. 7 N° 3 di Marcel Duprè (1886-1971), altra opera per solo organo.
Il cartellone 2011 del Festival Organistico Internazionale è composto da tredici concerti ospitati per la prima volta sia nelle tradizionali sedi della Chiesa del Portone e della Chiesa dei Cancelli di Senigallia, sia in altre chiese dell’entroterra, dove sarà possibile ascoltare altri strumenti storici. Il Festival ha infatti ampliato i suoi orizzonti, coinvolgendo oltre a Senigallia e alla frazione di Montignano, anche altri comuni della Diocesi di Senigallia: Belvedere Ostrense, Corinaldo, Ostra Vetere, Ripe e Serra de’ Conti.
Tutti i concerti si terranno alle ore 21.15, con ingresso gratuito.
Alessandro Bianchi
Alessandro Bianchi ottiene il suo primo posto come organista in chiesa all’età di dodici anni ed è oggi uno dei più attivi organisti italiani sulla scena internazionale. Nato a Como, si è diplomato in Organo e Composizione Organistica al Conservatorio di Piacenza sotto la guida di L. Toja frequentando masterclass con A. Sacchetti e N. Danby. E’ fondatore e Direttore Artistico dell’Associazione Musicale “Amici dell’organo di Cantù” e organista della Basilica di S. Paolo a Cantù. Ha tenuto oltre milleseicento concerti, presentandosi sempre come solista e partecipando a innumerevoli Festival Organistici Internazionali ed esibendosi nelle più grandi Cattedrali e Sale da Concerto in tutt’Europa, Russia, USA, America Centrale e del Sud, Asia, Australia. Tra le sedi più significative si segnalano: Notre Dame di Parigi, Westminster Abbey, Westminster Cathedral e St. Paul’s Cathedral di Londra, Hong Kong Cultural Centre, Sala della Filarmonica di San Pietroburgo, le Cattedrali di Colonia, Amburgo, Messina, Zurigo, Bruges, Varsavia, Siviglia, Palma de Mallorca, Copenhagen, St. Andrew’s Cathedral di Sydney, St. Patrick’s Cathedral di New York, Quincena Musical (San Sebastian), Hull City Hall, Salisburgo, Berlino, Oxford, Cambridge, Budapest, Praga, Madrid, Dublino, Stoccolma, Helsinki, Chicago, Buenos Aires, Bangkok, etc. Ha eseguito in prima assoluta diverse opere per organo a lui dedicate da compositori italiani e stranieri e pubblicato articoli di carattere organologico. Ha tenuto seminari e conferenze sulla musica italiana in Italia, Germania, Inghilterra, Spagna, USA e Messico, ed è stato membro di giuria in concorsi organistici e corali. Ha al suo attivo registrazioni radiofoniche, televisive e discografiche in Europa, USA e Brasile, ed è organista della Chiesa Anglicana di Lugano.
Mauro Piazzi
Mauro Piazzi si è diplomato in Trombone al Conservatorio di Trento nel 1978. Ha quindi partecipato a vari corsi di perfezionamento curando in particolare la musica contemporanea con G. Schiaffini e C. Fuller. Dal 1984 svolge attività cameristica sia come solista che come promotore di diversi ensemble strumentali, esplorando tutta la letteratura scritta per ottoni soli (dal Trio al Decimino) e il repertorio per ottoni e organo, con organici che vanno dal duo all’ottetto con percussioni. Con tali formazioni ha tenuto centinaia di concerti in Italia, Austria, Germania, Francia, Svizzera, Slovenia, Cecoslovacchia, Spagna e Danimarca. Ha inoltre registrato vari programmi radio-televisivi per la RAI e per emittenti private. Nel 1997 ha inciso un cd con l’Ensemble “En Chamade”, da lui fondato, con musiche del XX secolo per ottoni, organo e percussioni. All’insegnamento affianca la collaborazione con diverse formazioni orchestrali. Ha anche approfondito lo studio del jazz fondando un’affermata band con la quale si esibisce regolarmente in Italia e all’estero.
da Alessandro Piccinini
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