L’esito della prosecuzione del Consiglio Comunale del 28 luglio
Respinta la mozione su RC auto, ok per il debito fuori bilancio, rinviata quella sul difensore civico
Il Consiglio Comunale di Senigallia ha proseguito e concluso giovedì 28 luglio la propria sessione di lavoro iniziata il giorno precedente. In apertura di seduta il Sindaco ha proposto di effettuare un minuto di silenzio per ricordare il dipendente comunale Dario Bomprezzi, prematuramente scomparso nei giorni scorsi.
Al termine di questo breve raccoglimento, la sessione di lavoro è ripresa con la mozione presentata dai gruppi consiliari di Partecipazione e Rifondazione Comunista per la revoca dell’aumento della tassazione provinciale sulla RC auto.
La discussione in merito è durata un’ora circa, al termine della quale la mozione è stata però respinta con 6 voti favorevoli (con i tre Consiglieri proponenti si sono schierati il PDL e il Consigliere Angeletti) a fronte di 12 contrari (tutti della maggioranza) e 3 astenuti (il Presidente del Consiglio Monachesi e i Consiglieri di maggioranza Bucari e Sardella).
A seguire, il Consiglio ha affrontato il riconoscimento di un debito fuori bilancio in esecuzione della sentenza di corte d’appello di Ancona n° 238/2010. Alla relazione introduttiva dell’Assessore alla Risorse Finanziarie e Patrimoniali, Francesca Michela Paci, è seguita una breve discussione, dopo di che l’atto è stato approvato con 16 voti favorevoli (maggioranza) e 3 astenuti (i Consiglieri Mancini, Battisti e Rebecchini).
La sessione di lavoro del civico consesso si è conclusa infine con la mozione presentata dai gruppi consiliari di Partecipazione e Rifondazione Comunista per il ripristino del servizio del difensore civico. Dopo circa 30 minuti di discussione, è stato però deciso di rinviare la pratica in I Commissione, che sarà convocata appena possibile dopo la pausa estiva. Il rinvio è stato approvato con 16 voti a favore (maggioranza + PDL) e 3 contrari (i consiglieri dei gruppi proponenti la mozione).
dal Comune di Senigallia
Non si puà dire perchè perchè qualcuno si vergogna??
Scusate, vorrei più spiegazioni o almeno più alla portata della gente normale, cosa riguarda la Sentenza della Corte d'Appello di Ancona n° 238/2010.
Se la sentenza è del 2010 non doveva essere previsto il debito già nel bilancio preventivo per il 2011, perchè era fuori bilancio? e a quanto ammonta questo debito? Possibile che tutti hanno votato a favore, dopo una breve discussione, sapevano di cosa si stava parlando?
Quanti sono i consiglieri che hanno capito bene di cosa si parlava e cosa stavano votando? Tutti economisti e commercialisti, possibile?
Ringrazio anticipatamente per i chiarimenti che vorrete fornire.
Il debito fuori bilancio è relativo ad una causa legale persa, relativa a dei danni subiti da confinanti con il Teatro La Fenice, all'epoca dei lavori di costruzione del teatro. Una causa avviata dai confinanti nel 1998 e persa dal Comune in appello. L'importo complessivo, fra spese legali e opere per il ripristino dei luoghi, ammonta a circa 158.000 Euro.
Ringrazio PAOLO TALUCCI per i chiarimenti forniti.
Causa del 1998, che oggi ci è costata €. 158.000 tra legali e ripristino dell'opera. Ora mi chiedo quanto ci sono costati i legali e quanto l'opera.
Visto che nel 1998 c'era la Lira sarebbe convenuto ripristinare l'opera immediatamente senza le spese legali? Quanto si sarebbe risparmiato per non calcolare gli interessi. Ma nessuno ha fatto questi preventivi all'epoca dei fatti? Chi erano i nostri amministratori? Chi ha sbagliato non pagherà nulla come al solito e magari oggi siede in qualche poltrona del Consiglio Comunale senza vergogna, Spero di no. Ma in consiglio quando hanno votato la mozione di inserimento a bilancio di questo debito nessuno si è alzato dalle loro poltrone indignato, nessuno ha protestato vivacemente gridando all'errore e chiedendo un risarcimento del danno provocato a tutta la popolazione. Anche l'opposizione si è solo astenuta senza far baccano. Come dicevo tutti economisti e commercialisti con i soldi del popolo Mi chiedo se fossero stati soldi loro come si sarebbero comportati. "E IO PAGO"
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