Sostegno all’inserimento dei minori immigrati "in stato d’abbandono"
Concluso il progetto della Casa della Gioventù sulla mediazione per l'integrazione dei minori
Si è concluso da poco il progetto "Intervento di mediazione culturale e linguistica per l’integrazione sociale" realizzato dalla Cooperativa Casa della Gioventù presso la Comunità Educativa per Minori "l’Orizzonte" di Ostra. L’esperienza, volto a facilitare l’inserimento sociale dei minori extracomunitari in stato di abbandono presenti sul territorio provinciale di Ancona, è stata possibile grazie ad un finanziamento concesso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi che ha sostenuta l’iniziativa, cogliendone il valore sociale.
Il progetto ha avuto una durata di 12 mesi ed ha visto coinvolti circa 18 minori extra-comunitari dichiarati in stato d’abbandono, approdati in Italia in condizione di clandestinità.
"Una delle problematicità principale con cui ci si scontra quotidianamente nel lavoro educativo con i ragazzi accolti in Comunità è la presenza di difficoltà di tipo linguistico e culturale. Difficoltà che rischiano spesso di tramutarsi in veri e propri ostacoli di comunicazione, una delle maggiori cause di fallimento rispetto al progetto d’integrazione dei minori accolti" afferma il coordinatore della Comunità.
Per questo motivo il progetto prevedeva l’inserimento di una figura professionale specifica denominata "OPERATORE CULTURALE" in grado di progettare e coordinare interventi facilitanti la comunicazione e l’integrazione dei minori sul territorio. In particolare il lavoro svolto dall’operatore culturale è stato quello di strutturare e sistematizzare interventi di mediazione linguistica e culturale, agevolando gli scambi comunicativi con i minori extracomunitari accolti, e con le loro reti parentali qualora presenti, e di progettare e guidare percorsi di integrazione sociale e autonomia dei minori attraverso i rapporti con le agenzie educative, formative e lavorative in cui il minore è inserito.
In fase di verifica del progetto, verifica che ha coinvolto i ragazzi stessi, gli educatori e tutti gli enti che ruotano intorno a tale realtà ha si è potuto registrata un’effettiva diminuzione delle difficoltà legate all’incomprensione comunicativa ed una progettualità personalizzata sicuramente più stabile e solida.
da Cooperativa Casa della Gioventù Onlus
minori@casadellagioventu.it
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