Giovanni Schiaroli, da Senigallia a Cortina per illustrare il suo Manzoni
Il 17 e 18 agosto processo al letterato e mostra di opere del pittore con 18 inediti
Appuntamento di respiro nazionale per il pittore di Senigallia Giovanni Schiaroli. A margine di un interessante ’processo arrogante ad Alessandro Manzoni’ presso il Grand Hotel Savoia di Cortina d’Ampezzo, saranno esposte le sue opere, alcune inedite altre già presentate in passato. Iniziativa che verrà bissata a Senigallia nel dicembre di quest’anno.
Giovanni Schiaroli, classe 1949 e nativo del Filetto, da diversi anni ha prodotto tantissime opere messe poi in mostra in Italia e all’estero (in Francia, Argentina, Svizzera) dove è più conosciuto che in Italia. Le sue opere a spatola e a pennello sono state in passato anche riconosciute meritevoli di valore da Vittorio Sgarbi.
Dopo la recente mostra "Un viaggio nell’anima delle Marche" dal 25 novembre al 6 gennaio scorsi, ora Giovanni esporrà a Cortina d’Ampezzo (nella quale è già stato in passato per altre mostre) una serie di 28 tele (18 inedite più altre 10 realizzate negli ultimi 20 anni) su Alessandro Manzoni, ovvero sul celebre romanzo "I Promessi Sposi": scene di persone, borghi, città, mercati, carestie, pestilenze, piogge, fuochi, nuvole e quant’altro attinente al romanzo ottocentesco.
L’occasione entro cui si colloca la mostra dello Schiaroli è un insolito – quanto interessante – ’processo arrogante ad Alessandro Manzoni’: i prossimi 17 e 18 agosto alle 17, presso il Grand Hotel Savoia si svolgerà un processo al Manzoni dei "Promessi Sposi" articolato in nove capi d’accusa, produzione prove, requisitoria, arringa della difesa, richiesta della pena, coinvolgimento di 100 giurati al voto del verdetto e sentenza.
Il ’collegio dell’accusa’ sarà rappresentato da Massimo Deyla, ideatore e realizzatore dell’opera; la difesa sarà affidata ad Arnaldo Colasanti, professore alla facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma "Tor Vergata" e grande studioso di Manzoni, che presenterà, tra l’altro la collezione Maison Manfredi, gioielli di Giulio Manfredi sulla Milano del ’600.
I giudici della causa saranno Giuseppe Marchetti, giornalista saggista e critico letterario collaboratore di Mondadori, Luciano Lucarini, editore della casa editrice Nuove Idee di Roma, e Ennio Rossignoli, celebre glottologo e filologo.
In tale frangente e a per tutto il mese di agosto resteranno esposte le tele di Schiaroli, materiche e ad olio, poste su cavalletto, che faranno vivere i vari momenti del romanzo.
"Tutto ciò nasce da una provocazione innovativa – afferma Deyla – e Schiaroli è molto evoluto dall’opera a spatola a quella materica (giungendo ad essere il primo in Italia) ed informale, a partire dai ’bozzetti’ del 1992, elogiati da Sgarbi. Porteremo la sua mostra anche all’Expo 2014 di Milano".
Anche Senigallia ospiterà la medesima mostra del suo cittadino nel mese di dicembre, a Palazzo del Duca e alla Rotonda in data da definire. Nell’occasione sarà forse ricreato anche lo stesso processo al Manzoni.
Il Sindaco Maurizio Mangialardi saluta così l’evento: "Giovanni è un artista che può parlare della nostra città con un’altra ’gemellata per turismo’ come Cortina".
di Simone Paolasini
A passeggio
con il marketing scemo
nei templi della cultura
contempla la moltitudine,
temporeggia,
questo presunto colto
diffuso
prolisso centellinare
il nulla nel dire
che pattina nella noia
e toglie il sorriso alle fanciulle.
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