In merito al progetto dell’elettrodotto Fano-Teramo, l’amministrazione comunale tiene a fare alcune precisazioni. Prima di tutto va specificato che il progetto di Terna è ancora fermo alla fase di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) relativo alla fascia di fattibilità, quindi non esiste ancora un vero e proprio tracciato, essendo la fascia di fattibilità larga 40 m, ma solo una fascia molto ampia all’interno della quale verrà poi successivamente individuato il tracciato.

Va altresì specificato che per il territorio di Senigallia sono state individuate due fasce alternative, quindi non esiste ancora una localizzazione dell’elettrodotto, nemmeno in merito alla fascia di fattibilità, visto che le due localizzazioni, anche se vicine, coinvolgono territori diversi: questo è anche il motivo per cui non sono state coinvolte le comunità locali, non essendoci di fatto certezze in merito al territorio effettivamente interessato dall’intervento.

Oltreciò, l’amministrazione comunale tiene a far presente la propria posizione in merito al progetto dell’elettrodotto.
 
– La prima richiesta, esplicitata con una lettera inviata ai partners istituzionali del progetto, è quella che la fascia di fattibilità dell’elettrodotto non attraversi il territorio di Senigallia e che laddove sia impossibile spostare il tracciato, così che non attraversi il nostro territorio, lo stesso sia interrato, al fine di garantire la salvaguardia del paesaggio: tale posizione è stata già esplicitamente dichiarata nell’ambito del tavolo tecnico del 24/03/2011, oltre che in diverse occasioni pubbliche.

– L’amministrazione comunale ha altresì richiesto che sia garantito, in questa fase come in quelle successive, un monitoraggio costante in merito all’esposizione dei cittadini ai campi elettromagnetici: in questo senso si chiede espressamente che il progetto raggiunga un obiettivo di qualità relativo ai livelli di inquinamento da campi elettromagnetici (CEM) almeno pari a quello garantito dall’amministrazione comunale relativamente all’inserimento delle antenne per la telefonia mobile attraverso il Piano delle antenne, e cioè pari ad 1/3-1/4 dei valori dell’obiettivo di qualità stabilito dalle leggi nazionali.

Questo perché, pur nella consapevolezza della indubbia garanzia offerta in tal senso dai partners istituzionali coinvolti nel procedimento di VAS con il compito di monitorare l’impatto dell’intervento, si ritiene condivisibile il timore, da parte dei cittadini direttamente coinvolti, in merito ai rischi per la loro salute.

Altra richiesta espressa è quella relativa alla predisposizione di un piano complessivo di efficienza energetica, anche attraverso la dismissione contestuale degli altri elettrodotti che insistono sul nostro territorio. Si ritiene infatti impensabile, sia dal punto di vista della salvaguardia del paesaggio, ma anche in merito all’ottimizzazione dell’intervento, inserire un ulteriore elettrodotto lasciando in piedi impianti che risulterebbero superflui, potendo utilizzare il nuovo impianto per garantire il fabbisogno del territorio.

L’ultima richiesta è stata quella relativa alle misure di compensazione sia per i privati coinvolti che per l’amministrazione comunale.

Tutto questo nella consapevolezza che compito delle amministrazioni, specie in tempi difficili come questi, è quello di essere al fianco della propria comunità, ed in questo senso, l’amministrazione comunale di Senigallia ha scelto in maniera inequivocabile da quale parte stare.

dall’Amministrazione Comunale