Impatta con un’auto e cade dalla bici su lungomare Mameli a Senigallia
Dinamica al vaglio dei Carabinieri: rumena trasportata a Torrette. Questione della carreggiata ristretta
Ancora da accertare le cause dell’incidente sul lungomare Mameli avvenuto venerdì 15 luglio. Un episodio che ha visto sfortunati protagonisti un giovane senigalliese e una donna rumena con quest’ultima che ha avuto la peggio ed è stata trasportata in eliambulanza a Torrette per le lesioni conseguenti alla caduta dalla bicicletta.
Il sinistro si è verificato intorno alle 11:10 quando la Fiat Punto condotta dal giovane M.F., classe ’91, transitava sul lungomare senigalliese di ponente, nei pressi del locale Acquapazza; stesso punto in cui circolava M.P., rumena di 51 anni, in sella alla sua bicicletta.
Per motivi ancora da verificare – gli accertamenti li stanno conducendo i Carabinieri di Senigallia – si è verificato un impatto tra i due mezzi con la donna che è finita a terra riportando varie lesioni.
Immediato l’intervento dell’ambulanza e dell’eliambulanza per il trasporto a Torrette di Ancona: la prognosi non è ancora stata sciolta con precisione, ma le ferite sono state giudicate guaribili in poco più di una decina di giorni.
Rimane però la questione di una strada che, a causa dei nuovi parcheggi sul lato monte, ha ora la carreggiata notevolmente ristretta con mezzi parcheggiati, pedoni e biciclette a stretto contatto con i veicoli che circolano, spesso a velocità poco prudenti.
di Carlo Leone
Apprendo la notizia dell'articolo di Carlo Leone sull'incidende accorso alla ciclista. Faccio i migliori auguri alla signora ma questo sarà il primo di altri incidenti inevitabili, vista la scelta "scellerata" di fare una nuova segnaletica nel lungomare Mameli che ha spostato tutti i parcheggi di auto e ciglomotori nella carreggita stradale restringendola notevolmente. Addirittura non si capisce bene ma forse c'è anche la volonta da parte dell'amministrazione comunale (assessore? Ufficio strade??) di creare una pista ciclabile che passi tra le macchine parcheggiate e gli ingressi delle abitazioni private con notevole pericolo per i ciclisti e le persone che escono dai propri passi carrabili. Se questa è l'intenzione forse l'assessore o l'ufficio strade dovrebbero avere delle idee più realizzabili e vedere come vengono fatte le piste ciclabili nelle altre città. Non serve a niente dire che Senigallia ha una rete di piste ciclabili invidiabile per kilometraggio se poi non sono vere piste ciclabili. Ultima cosa nel lungomare Mameli vi transita anche il servizio pubblico con autobus costretti a fare gimkane e creare notevoli pericoli.
Mi auguro che chi ha maggior senno l'applichi ma non capita sempre così.....
Marcello Gambarara
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