Il Genova Social Forum del 2001 protagonista a Senigallia
Mercoledì 13 a palazzo del Duca il portavoce Vittorio Agnoletto e il giornalista Lorenzo Guadagnucci
Mercoledì 13 luglio, alle ore 21.15, presso la Sala del Trono, si terrà un incontro con Vittorio Agnoletto, già portavoce del Genova Social Forum nel 2001 e poi parlamentare europeo del PRC. Insieme a Lorenzo Guadagnucci, giornalista che si trovava nella scuola Diaz al momento del sanguinoso blitz, Agnoletto è l’autore di “L’eclisse della democrazia”, libro pubblicato da Feltrinelli, col quale si ripercorrono le giornate del luglio 2001.
Anche grazie al contributo di “voci” interne agli apparati dello stato, gli autori portano alla luce i tentativi di bloccare le inchieste, di condizionare i testimoni, di screditare gli inquirenti e indirizzare i processi.
Enrico Zucca, Pm al processo sui fatti della Diaz, per la prima volta racconta i retroscena dell’inchiesta più delicata ed esplosiva. Il bilancio del G8 di Genova, per la nostra democrazia, è impietoso: nel luglio 2001 vi è stata una caduta di legalità costituzionale, mai più sanata. Un ragazzo di 23 anni, Carlo Giuliani, è stato ucciso in piazza Alimonda da un carabiniere. Alla scuola Diaz una perquisizione si è manifestata con i segni della mattanza, con pestaggi sistematici e l’arresto di 93 persone sulla base di prove false. Nella caserma di polizia di Bolzaneto si è praticata la tortura.
Le inchieste della magistratura hanno portato alla condanna in secondo grado di decine di agenti, funzionari e dirigenti delle forze dell’ordine, inclusi i massimi vertici della polizia di stato e dei servizi segreti. Sono esiti giudiziari clamorosi, senza precedenti. Eppure tutti i condannati, svergognati da ricostruzioni dei fatti rigorose, sono rimasti al loro posto, con l’avallo dell’intero arco politico parlamentare.
Il tragico luglio genovese del 2001 ha lasciato una pericolosa ferita aperta nella società italiana e nelle sue istituzioni. In questo libro si racconta il volto autentico del G8 di Genova e la sua eredità: un tracollo dei valori democratici, ma anche una proposta culturale e politica che resta vitale.
Allora un centinaio di senigalliesi parteciparono a quelle giornate, tornando col senso di una speranza lacerata, delle svolta conservatrice cui andava incontro il Paese e di un nuovo e prepotente uso degli apparati dello Stato.
da Roberto Mancini
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