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Il Pd fa il punto della situazione: nasce il coordinamento di zona

Referendum, rigassificatore, turbogas, amministrative: le tappe dell'agenda politica fino al 2012

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Comì di Cucina

Il PD di Senigallia e provinciale e i GD si muovono per ripartire dopo il referendumDopo il referendum su acqua, nucleare ed impedimento, dopo le iniziative che hanno colorato e animato la città, per il PD di Senigallia è ora di fare il punto della situazione sia politico che amministrativo. E lo fa in vista di alcuni importanti appuntamenti – locali ma non solo – che faranno di questo periodo una marcia a tappe forzate.

A fare il punto della situazione e ad annunciare una nuova organizzazione interna al partito sono il segretario provinciale Emanuele Lodolini, il coordinatore della zona Misa Cristian Mazzoni, i Sindaci della valle del Misa Serrani, Biagetti, Diamantini, Bomprezzi, Mangialardi e la senatrice Amati.

La tornata referendaria – sostiene Mazzoni – ha segnato una pagina importante nella vita politica e associativa italiana: se nei grandi centri il ruolo delle associazioni e della cosiddetta società civile è stato fondamentale, nei piccoli centri è stato il PD a coordinare e a convogliare le persone al voto: "un risultato che ci carica di orgoglio e di responsabilità soprattutto in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, le provinciali e le comunali a Corinaldo del 2012".
Ovviamente – ci tengono a precisare i vertici del PD – si continuerà a lavorare sui temi dei referendum perchè la partita non è chiusa. E soprattutto sul nodo turbogas a Corinaldo e sul rigassificatore a largo di Falconara che non potrà mai essere considerato di competenza esclusiva della città, visto che interessa tutta la regione Marche.

E la situazione post-referendum non lascia scampo: se si vogliono cambiare le cose, bisogna rimboccarsi le maniche. Il PD per far fronte a tagli delle risorse, per cercare un nuovo modello di sviluppo per un paese in crisi e per non farsi "più schiacciare su temi e problematiche che non interessano il paese" come afferma il Sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, ha pensato di riorganizzare la sua struttura interna creando coordinamenti di zona che fungano da raccordo tra circoli e segreterie provinciali, tra iscritti e amministratori.
Un coordinamento, quello della zona Misa, costituito il 23 giugno e che sarà presieduto da Cristian Mazzoni con al suo fianco i sindaci dei Comuni della valmisa guidati dal Pd, i capigruppo consiliari e gli eletti nelle assemblee provinciali e regionali.

Un organismo che sarà la prima tappa per ricercare quel dialogo – forse finora un pò mancato – che servirà per far ripartire il PD approfittando della collaborazione di alcuni leader nazionali che si avvicineranno ai circoli locali, come nel caso di Rosy Bindi che sarà a Senigallia il 15 luglio all’interno di PD in festa e Walter Veltroni che verrà a portare i suoi saluti il 18 nella serata conclusiva.

Dialogo però che deve essere finalizato alla realizzazione di altre iniziative come quella di Arcevia il 22 luglio e soprattutto volto alla campagna elettorale che fra poco partirà per le amministrative 2012: in ballo per questa zona, oltre alla Provincia di Ancona (la Amati non nasconde di voler la conferma della Casagrande) c’è anche il Comune di Corinaldo, da dieci anni al centrodestra "assolutamente da riconquistare".

Proprio il segretario provinciale Lodolini parla di "partita vera che comincia ora" dopo il successo referendario e deve partire da un maggior radicamento sul territorio che si può ottenere con i coordinamenti di zona per contrastare l’azione del governo che mira a tagliare importanti risorse e "per migliorare soprattutto la nostra offerta politica".

E sui tagli invece si soffermano i vari amministratori di Monterado, Arcevia, Barbara, Castelleone e Senigallia: tutti concordi nell’affermare che così non si può andare avanti perchè se già si faticava a contenere i tagli con le minori risorse degli ultimi anni, quest’ultima manovra è il colpo di grazia sugli enti locali.
Colpo di grazia che si riflette sulla cancellazione in toto di diversi servizi comunali, le tre "S" come le chiama Bomprezzi: scuola, sanità e sociale.
Dobbiamo riprendere il dialogo con la gente, afferma Mangialardi, far capire loro che di questi tagli non siamo responsabili noi ma che ricadranno su tutti noi indistintamente.

L’ultimo punto lo mette proprio il Sindaco della spiaggia di velluto a proposito del rigassificatore di Falconara: "ribadiamo il nostro no deciso. La soluzione non va presa di pugno ma ascoltando i comuni che si stanno affiancando e che si affiancheranno a Senigallia. Se la raffineria è in perdita, non può essere risolutiva la costruzione del rigassificatore che andrebbe a peggiorare le condizioni di un distretto già al limite per la sostenibilità ambientale. Ne potremmo parlare solo se si pensasse a dismettere l’Api come era scritto nel contratto di rinnovo. Ma ormai delle promesse dell’Api non ci fidiamo più".

di Carlo Leone

Carlo Leone
Pubblicato Martedì 5 luglio, 2011 
alle ore 11:18
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