Ex Irab, querelato un membro del CdA
Marcantoni, Paradisi e Pazzani denunciano un modo di fare politica diffamatorio
E dopo la bufera sul doping anche quella sull’ex Irab: è stato infatti querelato il membro del CdA Stefano Canti per diffamazione a mezzo stampa. Una querela che giunge dai consiglieri comunali di opposizione Fabrizio Marcantoni, Roberto Paradisi e Tiziano Pazzani per via del comunicato stampa inoltrato alle redazioni senigalliesi in cui Canti dava una lettura critica e dura della visita alla casa protetta da parte dei tre esponenti politici.
Una lettura politica che non è andata giù però ai protagonisti del blitz del maggio scorso che oltre a difendersi dalla “pesantissime ingiurie” in sede penale, in cui hanno intenzione di procedere fino in fondo, hanno chiesto al Presidente della casa protetta Michelangelo Guzzonato di dissociarsi dalle parole espresse.
Dal Presidente non è per il momento giunta alcuna nota, mentre l’autore del comunicato, Stefano Canti, militante IdV, già ai ferri corti con Paradisi per un precedente episodio, replica così: “E’ in azione la solita macchina del fango, come usa una certa destra anche a livello nazionale. Una macchina del fango che usa espressioni estrapolandole dal contesto e interpretandole male. Le mie sono opinioni politiche espresse come esponente politico dell’IdV che nulla hanno a che vedere con le persone, ma fanno riferimento solo ai comportamenti politici“.
“Alla luce dei fatti – conclude Canti – non c’è nulla per cui sono tranquillo, non entro nella polemica perchè non mi interessa: mi sono sentito offeso dalle loro parole circa l’azione del CdA dell’ex Irab, in cui tra l’altro si disconosce anche l’operato dei membri nominati dall’opposizione, Muzi e Bacchiocchi; finisce qui perchè non parlo delle persone ma del loro modo di far politica“.
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