Il 12 il 13 giugno, presso i seggi elettorali di tutta Italia, si voteranno quattro importanti quesiti referendari: uno sul legittimo impedimento, due sulla privatizzazione dei servizi idrici (decreto Ronchi) e uno sull’energia nucleare. L’associazione “Vivi Senigallia” invita tutti i cittadini senigalliesi ad andare a votare SI per tutte le questioni sollevate nel referendum.

Difatti, votando SI, si dice NO alla privatizzazione dell’acqua; si dice NO ai profitti sull’acqua; si dice NO al ritorno del nucleare in Italia; si abolisce il legittimo impedimento perché la legge è uguale per tutti. E’ chiaro che la volontà del governo, purtroppo, è quella di far sì che i cittadini non vadano a votare, a prescindere dalle proprie credenze: così si spiega la scelta di non accorpare la data del referendum con quella dei ballottaggi per le elezioni amministrative.

La tradizione prettamente italiana di non accorpare elezioni e referendum è preoccupante segnale di una situazione politica che fatica a stabilizzarsi e ad imporsi come risolutrice dei problemi del Paese. Il ruolo della politica dovrebbe essere al servizio della popolazione, consapevole che le decisioni dei cittadini dovrebbero essere considerate sovrane e, per questo motivo, dovrebbero essere ascoltate e richieste sempre più spesso.
Invece, al contrario, con questi mezzi si cerca di privare i cittadini di un loro sacrosanto diritto, conquistato duramente in questi anni.

E’ per questo motivo che chiediamo, come associazione politico-culturale, che il 12 e il 13 giugno si vada a votare in massa presso le urne.
E’ per questo motivo che chiediamo ai cittadini senigalliesi di barrare, nelle proprie schede, quattro SI, per dire NO alla privatizzazione dell’acqua; NO ai profitti sull’acqua; NO al ritorno del nucleare in Italia; NO al legittimo impedimento.

dall’associazione “Vivi Senigallia”
Maria Cristina Bonci
portavoce@vivisenigallia.it