Prese di posizione politiche e non sindacali. Oltre alle solite carenze denunciate già in passato. E’ questa l’accusa mossa dal consigliere d’opposizione Roberto Paradisi che torna sull’argomento "Casa Protetta – Ex Irab" di Senigallia lamentando problemi che sembrano avere una matrice poco sociale.

"Nei mesi scorsi ben quattro dipendenti dell’ex Irab mi hanno personalmente contattato – scrive Paradisi in una nota stampa –. Ne è emerso un ambiente lavorativo con grandi criticità, legati anche alla modalità di direzione della struttura. Come mai i sindacati non se ne occupano? E perché mai i dipendenti preferiscono parlarne con me anziché con loro?"

Gli scenari ipotizzati dal consigliere del Coordinamento civico sono stati però smentiti in un comunicato stampa con cui il CdA della casa protetta ha spiegato la propria posizione dichiarando che i vertici della struttura non sono assenteisti, che gli standard assicurati sono ampiamente sopra la media e che il servizio di fisioterapia viene regolarmente svolto ogni volta che i medici lo prescrivono.

Ma il consigliere torna all’attacco dicendo che dopo il blitz con i colleghi Marcantoni (Fli) e Pazzani (Lega Nord), è stato nuovamente contattato dai familiari che lamentano ancora gli stessi disservizi.
Si chiede allora Paradisi: perchè i vertici non parlano con i familiari? E annunciando nuove visite di controllo, conclude: se il Cda non è assenteista e se il Presidente si impegna, però, è da notare che finora non è stato risolto alcun problema.

di Carlo Leone