Senigallia è la “Città dei ragazzi” grazie alla Gran Fondo dell’Adriatico
Manifestazione oltre lo sport che coinvolge le piazze con animazioni, musiche e protagonisti diversi
La Gran Fondo dell’Adriatico di Senigallia è diventato in soli tre anni uno degli appuntamenti di rilievo nel panorama delle “maratone” ciclistiche nazionali. Come testimonia l’assegnazione della prova di Campionato Italiano da parte della Federazione Ciclistica Italiana e la presenza del ct Luigi Bielli che dovrà selezionare i corridori ai quali far indossare la maglia azzurra ai Campionati Europei e ai Mondiali.
Raggiunta la consacrazione in campo agonistico ora gli organizzatori mirano a rendere l’appuntamento un evento capace di coinvolgere la città al di là dell’evento sportivo. Un evento che si è rivelato un prezioso strumento promozionale per l’intero territorio, capace di attirare quasi un migliaio di partecipanti da ogni angolo del Belpaese e persino dall’estero.
Per coinvolgere la cittadinanza il quartier generale della manifestazione è stato spostato al Foro Annonario, lasciando libero il lungomare già in fermento per l’avvio della stagione balneare, e sono stati creati una serie di eventi collaterali rivolti ai giovani e alle loro famiglie.
Oltre a “Bici x gioco”, la classica passeggiata in bicicletta pensata per riscoprire il centro storico e una mobilità alternativa, nel secondo week end di giugno (sabato 11 e domenica 12) verranno proposti tanti altri appuntamenti.
In Piazza Simoncelli si svolgeranno a ritmo di musica, già da sabato pomeriggio, mini tornei di calcetto, badmington e minibasket (con gli istruttori del Senigallia basket).
Sempre da sabato in piazza Roma sarà esposta una Ferrari 458 Gt2 del team Vittoria, l’auto sarà anche protagonista di una esibizione lungo i Portici Ercolani e, domenica, aprirà il lungo corteo ciclistico lungo le vie cittadine.
Piazza Saffi ospiterà la “Città dei ragazzi”, uno spazio riservato ai bambini che potranno divertirsi liberamente con i giochi gonfiabili ed altri intrattenimenti pensati proprio per loro.
L’apertura ad altri sport è l’esempio tangibile di come la manifestazione voglia uscire dai consueti e rigidi schemi legati a una disciplina e proporsi come veicolo per la diffusione dello sport nella sua interezza e dei forti valori morali e sociali ad esso legati.
da Giuliano Traini
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