Esercitazione in Olanda per i Falchi della Rovere
L'Associazione di protezione civile senigalliese ha partecipato al programma formativo Europeo
Alle 7:00 del mattino del 04-05-11 una colonna mobile di Protezione Civile, composta da camion con attrezzature ed uomini, è partita dal Centro Assistenziale di Pronto Intervento (CAPI) di Ancona: la colonna mobile era composta da due moduli operativi, quello sanitario e per le telecomunicazioni, per partecipare ad Ossendrecht, in Olanda, all’esercitazione internazionale di protezione civile.
L’esercitazione fa parte di un programma formativo Europeo e in rappresentanza dell’Italia c’era la Regione Marche con l’ospedale da campo attrezzato che possiede sofisticate strumentazioni per effettuare diagnosi e interventi chirurgici e la sala operativa mobile necessaria per le comunicazioni in situazioni di emergenza ma anche personale dell’associazione Vigili del fuoco Volontari Onlus di Ancona.
Ricordiamo che il Dipartimento nazionale della Protezione civile in caso di calamità può far affidamento su tre importanti strutture campali: l’ospedale da campo degli Alpini, quello di Pisa e quello delle Marche, che ha svolto una fondamentale attività durante il sisma dell’Abruzzo e in altre emergenze internazionali.
Alla spedizione hanno partecipato circa 45 volontari appartenenti ai gruppi comunali, Falchi della Rovere di Senigallia con Tino Fiorani, all’associazione C.B. club “E. Mattei” di Fano, all’Ares (Associazione regionale assistenza sanitaria) con medici e infermieri, nonché alcuni funzionari della Regione per coordinare l’esercitazione.
Lo scenario ipotizzato era quello di un’alluvione abbattutasi sulla popolazione olandese a seguito della disastrosa tempesta “Kyrill” e tutte le forze messe in campo hanno potuto testare l’efficacia delle procedure operative e la validità del modello d’intervento per fronteggiare una grande emergenza con uomini e mezzi provenienti da tutta Europa.
La simulazione era talmente rappresentativa che durante la notte sono stati assistiti anche dei detenuti feriti e persone pericolose, naturalmente controllati da agenti della polizia locale.
Durante l’intera esercitazione sono stati attivate anche dei “disturbatori” cioè persone preparate a creare scompiglio che potrebbero rallentare la macchina dei soccorsi.
A fine esercitazione, dopo che il personale medico ha liberato le tende dal loro materiale ed attrezzature, si è provveduto allo smontaggio, al carico di tutto il materiale negli automezzi e siamo partiti per il viaggi di ritorno.
da Falchi della Rovere
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