E intanto la democrazia piange
Dai Giovani Democratici di Senigallia la condanna per l'episodio ai danni di Vincenzo Michelini a Milano
“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”, ecco cosa recita l’articolo 21 delle nostra Costituzione promulgata nel lontano 1947. Un anno dopo verrà approvata la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
All’art. 19 ricorda: “Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni ed idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere”.
Sabato 7 maggio, questo diritto alla libertà è stato violato ai danni del settantenne Vincenzo Michelini, per aver interrotto il discorso del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, al Pala Sharp di Milano, sottolineando il demerito del suo Governo per quanto riguarda il tema delle pensioni.
Il Premier infastidito dall’intervento ha dato dapprima dell’illiberale al pensionato e poi ha ordinato alla sicurezza di provvedere. Il settantenne a quel punto è stato strattonato, gettato a terra, trascinato e percosso fino all’arrivo dei carabinieri che l’hanno scortato fuori dalla struttura, mentre gli uomini della security cercavano di impedire ai giornalisti le riprese di ciò che stava accadendo.
Quello che è successo è un atto da condannare non solo perché limitativo della libertà di pensiero e di parola, e pertanto anticostituzionale, ma anche perché moralmente inaccettabile poiché a subirlo è stato un pensionato settantenne, allontanato dalla struttura, in cui veniva promossa la candidatura a sindaco di Milano di Letizia Moratti, per divergenza di opinione.
Ciò che va a maggior ragione condannato è il metodo, che ricorda quello adottato durante il periodo dell’Italiona fascista (per citare le parole di Indro Montanelli).
La libertà di manifestazione del pensiero è un diritto riconosciuto negli ordinamenti democratici, ma siamo ancora sicuri di essere in democrazia?
da Marco Pettinari
Segretario GD Senigallia
Sig. Pettinari lei e' sicuro che a Senigallia
venga riconosciuto l'art. 21 da lei citato ,
a me non risulta.
allarghi gli orizzonti del suo belVedere
e si accogera' che sta sbagliando in pieno.
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