Serie di furti nel week end del 1 maggio a Senigallia: nel mirino dei ladri alcune attività commerciali non solo del centro, un paio di abitazioni e le automobili parcheggiate. Polizia e Carabinieri stanno indagando per capire le modalità dei furti e delle intrusioni, ad opera comunque di persone diverse senza apparenti collegamenti.

Il colpo più clamoroso è avvenuto il primo maggio intorno alle 22:30 alla villa in via Mattei di Jacqueline Donna, titolare del Miù J’Adore di Marotta. Mentre l’imprenditrice – nota nel mondo della movida notturna – era fuori a cena, alcune persone avrebbero neutralizzato l’allarme e si sarebbero introdotte nell’abitazione passando sembra da una finestra al primo piano. Prima dell’arrivo delle forze dell’ordine, i ladri se ne sono andati praticamente indisturbati con gioielli, ori e contanti per un valore di circa 100.000 euro. Sull’episodio sta indagando la Polizia.

Furto nella notte del primo maggio anche alla Lavanderia Adriatica: l’esercizio di via Clementina a Marotta è stato visitato da ignoti che avrebbero prelevato solo alcuni strumenti lasciando furgoni, pc e altre attrezzature al loro posto.

A Marzocca di Senigallia, sempre nella notte del primo maggio, i Carabinieri hanno sorpreso – ma non sono riusciti a fermare – quattro persone che stavano scappando con i cerchi di un’automobile.

Un uomo con una torcia sarebbe entrato dalla finestra del retrobottega anche della nota ditta Barzetti. L’intrusione sarebbe avvenuta intorno alle 3e30 di notte, ma il titolare nonostante l’allarme sia scattato correttamente, se n’è accorto solo nella mattina di lunedì 2 maggio alla riapertura dopo il week end. Dal magazzino, l’uomo insieme ad alcuni complici con un furgone, sarebbero poi scappato dopo aver rubato contanti dalla cassaforte per un valore che si aggira intorno ai 5.000 euro. Sembra addirittura che abbiano prelevato anche alcuni alcolici ma visto l’imminente arrivo delle forze dell’ordine hanno desistito.

Intrusione anche alla Multiservizi in via dei Gerani dove non sarebbe stato però prelevato nulla e in un’abitazione privata di via Cavallotti: in quest’ultimo caso però si trattava di un tossicodipendente che non avendo preso nulla è stato interrogato e poi rimesso in libertà. I proprietari non hanno sporto denuncia per violazione della proprietà privata.

di Carlo Leone