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Quinta edizione del progetto "I colori sotto la polvere" a Senigallia

Le aree archeologiche di Senigallia e Castelleone di Suasa oggetto di monitoraggi, studi e manutenzione

L’area archeologica della Fenice a SenigalliaTra il 2 e il 5 maggio prossimi si svolgerà il progetto “I colori sotto la polvere”, giunto ormai alla quinta edizione. Si tratta, come è noto, di un intervento di manutenzione ordinaria e di monitoraggio archeologico, tenuto da giovanissimi studenti delle Scuole superiori presso l’Area Archeologica “La Fenice” di Senigallia e presso il Parco Archeologico “Città romana di Suasa”.

Questa attività si inquadra in una fattiva collaborazione tra Enti diversi:
– il Liceo Scientifico di Ferrara “A. Roiti”, che ha attivato dal 2002 un Corso in Beni Culturali;
– il Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna, che da oltre 20 anni coordina le ricerche e gli scavi a Suasa e nella valle del Cesano (Pesaro/Ancona);
– la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche, che ha sempre dato parere favorevole e ha sostenuto fattivamente questa iniziativa;
– il Parco Archeologico “Città Romana di Suasa”, che ha ospitato l’iniziativa nelle scorse edizioni e ha fornito il necessario supporto logistico;
– il Volontariato, nella duplice veste dei Gruppi Archeologici d’Italia e del Gruppo Archeologico Ferrarese;
– i Comuni di Castelleone di Suasa e di Senigallia, che hanno ospitato l’iniziativa nelle scorse edizioni e che continuano nella loro collaborazione.

Anche quest’anno, inoltre, è prevista la partecipazione due classi del Liceo Scientifico “E. Medi” di Senigallia, accompagnate dal prof. Marcello Mengucci e dalla prof. Giovanna Sapio.
L’iniziativa ha avuto il patrocinio della Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali di Ravenna e della Facoltà di Architettura di  Ferrara, che ha anche messo a disposizione la prestigiosa sede di Palazzo Tassoni per le lezioni preparatorie.

Il progetto formativo “I colori sotto la polvere ha previsto anche una fase preparatoria in classe per tutti gli studenti: il Corso Beni Culturali del Liceo Scientifico “A. Roiti” di Ferrara ha previsto, oltre alle normali lezioni frontali da tenersi in classe, quattro conferenze che si sono svolte presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Ferrara, di comune accordo con i Gruppi Archeologici d’Italia, con la Facoltà di Architettura, sul tema “Fiumi e porti nell’Antichità tra Marche ed Emilia Romagna”.
Parallelamente, gli studenti del Liceo “E. Medi” di Senigallia seguiranno alcune conferenze preparatorie sull’urbanistica della città di Senigallia, tenute dal prof. Virginio Villani e dall’arch. Paola Raggi.

Gli studenti coinvolti nelle attività del 2011 sono la classe II G del “Corso Beni Culturali” del Liceo Scientifico “A. Roiti” di Ferrara (23 studenti), accompagnati dai proff. Giorgio Rizzoni e Brigida Balboni; la classe III BT del Liceo Scientifico “E. Medi” di Senigallia accompagnati dal prof. Marcello Mengucci e una classe II dello stesso Liceo, accompagnati dalla prof.sa Giovanna Sapio, in tutto circa 40 studenti.

Saranno inoltre presenti quattro volontari del Gruppo Archeologico Ferrarese, con il responsabile della didattica per i Gruppi Archeologici d’Italia, Walter Falappa.
Ai lavori prenderanno parte, infine, Giuseppe Lepore  docente del Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna, Mirco Zaccaria ed Elisa Cipriani, archeologi, in qualità di tutor per tutte le attività di manutenzione e di restauro delle strutture archeologiche.

dal Comune di Senigallia

Dal Comune di Senigallia
Pubblicato Lunedì 2 maggio, 2011 
alle ore 11:19
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Commenti
Solo un commento
Antonio Feletti Virgili 2011-05-03 07:58:21
Quanta Ipocrizia!!
Salve, sono un "appassionato di Archeologia" di Comacchio(FE) Ho letto il Vs articolo,e pur elogiando il Vs sforzo per divulgare la passione per l'archeologia, non posso esimermi dall'esprimere un certo "dissenso" verso la politica portata avanti dalla Soprintendenza.
Sta di fatto che a pochi chilometri da Comacchio ci sono più o meno un centinaio di bellissime ville romane che potrebbero essere scavate e sopratutto rese visibili ai turisti, i siti sono arcinoti ma sembra che non interessino a nessuno e l'attenzione è rivolta dove ci sono dei finanziamenti "freschi!!"Ogni tanto in mezzo ad un campo si vede un enorme cumulo di pietre romane, non rimane altro che dire:"Li una volta c'era una villa romana!!"
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