Stalking a Montemarciano: in manette un 37enne
Sfonda la porta di casa dell'ex moglie poi prende a pugni l'auto di un Carabiniere convinto fosse l'amante
Prende a pugni l’auto sotto casa della ex compagna convinto che ci fosse l’amante. Ma dentro c’era il maresciallo dei Carabinieri di Montemarciano allertato proprio dalla donna. E’ questa la vicenda avvenuta martedì sera, 26 aprile, e conclusasi con l’arresto di un 37enne del luogo con l’accusa di stalking e danneggiamenti. L’8 giugno il processo dopo la convalida, in direttissima, dell’arresto.
Finisce con una porta sfondata, tanta paura e le manette ai polsi l’episodio di gelosia estrema che ha compiuto un trentasettenne di Montemarciano, separato dalla moglie con un figlioletto di tre anni.
I due avevano tentato di riavvicinarsi, senza successo. Respinto, si convince che la donna abbia un amante. Per questo, martedì l’uomo avrebbe telefonato alla donna chiedendo informazioni e di poter vedere il piccolo. In risposta, si vede negare la possibilità: lei fuori sede e il figlio con una babysitter.
A quel punto la decisione di andare a verificare la situazione di persona: suona il campanello, scavalca il cancello e prende a spallate la porta fino a buttarla giù. Dentro l’abitazione trova la babysitter con il piccolo. Fuori invece un uomo dentro un’auto che osserva la scena. Convinto che fosse l’amante della donna prende a pugni il veicolo per poi scoprire che si trattava del Maresciallo della locale stazione dei Carabinieri.
Finisce dunque davanti al giudice del Tribunale di Jesi: nel processo per direttissima viene convalidato l’arresto dell’uomo e gli viene comminato il divieto di avvicinarsi all’abitazione e al luogo di lavoro dell’ex moglie. In attesa della sentenza definitiva che dovrebbe arrivare l’8 giugno.
di Carlo Leone
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