Atto IX – Turismo all’avventuriera
L'offerta turistica stagionale nel "mirino" di Stanco in Vacanza a Senigallia
Un’altra stagione turistica alle porte con dubbi sui programmi, sulle scelte, con scarsità di novità e organizzazione. Tra la certezza ferma dei festivals di rock’n’roll e compleanni di rotonde a mare, ci si domanda come viene presentata l’offerta senigalliese al mondo. Con lo strumento più semplice e potente che la modernità ci offre. In un contorno di discutibili dettagli.
Se Dio vorrà tra pochi giorni arriverà effettivamente il caldo e successivamente partirà una nuova stagione turistica in città. S’incomincerà a parlare sempre più, con l’avvicinarsi dell’estate, della Notte Bianca della Rotonda, del Caterraduno e del Summer Jamboree, come se fossero le uniche attrazioni dell’anno senigalliese. E infatti lo sono, a giudicare dall’attenzione di cui gode il festival americano anni cinquanta oramai in tutti i trecentosessantacinque giorni. Pena per chi non piace il genere. E pena per chi non piace nemmeno le altre proposte minori (scacchi, burattini, sport associazionistico, burraco, organo, corali, arte, prodotti tipici).
La solita mancanza di "contenitori pubblici leggeri" per il divertimento giovanile provoca il classico vuoto senigalliese che d’estate fa trasformare la città in un ospizio.
Da un lato manifestazioni specifiche, precise, fisse ed indiscutibili, imposte con la forza della legge "mangi la minestra o salti dalla finestra" e col sigillo di garanzia del successo certo o paventato tale. Dall’altro un’entità sempre più vaga, fittizia, fantasmagorica, fatta di incertezze, dubbi, indecisioni, mancanza di prospettive e di organizzazione, chiamata turismo.
L’assenza totale di progettualità e innovazione nel settore ricettivo oramai è largamente risaputa tanto che nemmeno si comprende come la città viene proposta al mondo con quello strumento assai potente che la modernità oggi ci offre: internet.
Il sito web ufficiale curato dal Comune non può certo definirsi entusiasmante, attraente, coinvolgente.
Il nome non è affatto immediato: www.senigalliaturismo.it. Una home-page sintetizzata al massimo e poco accattivante. Pagine scarse di contenuti, di testi, di immagini.
Di quasi un centinaio di foto caricate, una trentina sono dedicate alla rotonda e ai suoi particolari, come se la città fosse rappresentata quasi solo da tale monumento e i suoi festeggiamenti; un’altra trentina ai personaggi illustri, le restanti piuttosto vaghe, alcune delle quali addirittura di carattere provinciale e regionale.
Per esempio manca ben celebrata la protagonista: la spiaggia di velluto. Gli scatti catturati non le fanno onore assolutamente: un nonno e due nipoti che giocano sulla sabbia, due ragazze in pattini al molo, una partita a bocce e una pallacanestro, due fidanzatini in poltrona con l’aperitivo, una cena privata di amici sulla riva.
Ciò sembra avvisare che a Senigallia si possono praticare solo queste attività. Ed infatti è così, vista la risaputa mancanza d’innovazione degli operatori del settore e la povertà di collaborazioni con le amministrazioni.
Ma degli arenili, quelli per il quale un’intera giunta municipale, un consiglio comunale e qualche commissione si sforzano da un anno per cambiarne il piano di regolamentazione, le cui novità previste non sono chiare nemmeno agli addetti ai lavori, tre foto di cui una a fine stagione con gli ombrelloni tutti chiusi e un’altra con una ventina di sdraio sparpagliate disordinatamente sulla riva.
Mancano una valida raccolta di immagini dell’Hotel Bagni ed un paio di righe sulla sua storia, forse l’unico vero e serio monumento al turismo. Proprio perché fu la prima struttura a fondarlo in città. Ma a giudicare dal silenzio complessivo sulla decisione delle amministrazioni comunale e provinciale di smantellarlo, rende perfettamente l’idea del perché non è così importante da essere incluso fra gli orgogli di Senigallia. A ricordare il tempo che fu, giusto qualche frettolosa scansione di scarsa qualità di vecchi manifesti.
Sarebbe allora interessante immaginare come potrebbe essere concepita Rimini senza il suo Grand Hotel.
Sul tanto celebrato nuovo porto appena una foto piccina con sei barche in fila. Anche perché a tutt’oggi non ci sono incrementi tali di traffici e servizi da fotografare.
Fa riflettere poi su come sia potuto accadere che una istituzione ufficiale come il Comune di Senigallia si sia persa l’opportunità di acquisire il dominio web di Senigallia.it, rinnovato recentemente da altri operatori commerciali che ne hanno fatto un portale di promozione cittadina e reclame pubblicitaria che non ha nulla a che fare con l’ufficialità istituzionale, ma i visitatori non lo sanno.
La vera sorpresa, per così dire, però è sul sito del Comune, in alto a destra.
Fino a qualche anno fa si presentava tradotto in ben cinque lingue straniere: inglese, francese, tedesco, spagnolo, russo. Misteriosamente, da un po’ di tempo, ne sono scomparse quattro. Probabilmente mantenere qualche testo in più idiomi costava caro. Le alternative adesso sono due: o conosci l’italiano, o l’inglese…
Uno schiaffo culturale di non poco conto all’Unione Europea, quella stessa che spesso finanzia iniziative per far crescere città con opere ed eventi. Un benvenuto con tanto di cappello ai turisti stranieri che, guarda caso, da oltre un decennio latitano sulla Spiaggia di Velluto, come se ne fossero allergici.
E manco a farlo apposta, sugli altri siti internet non ufficiali, le traduzioni, almeno nelle principali lingue europee ci sono tutte.
Ma non c’è solo un evidente disinteresse istituzionale nel settore.
Da un veloce sondaggio sugli operatori risulterebbe in aumento il numero di alberghi stagionali che ritardano l’apertura ai primi di giugno.
Sull’aspetto occupazionale poi, buio totale. Il Centro per l’Impiego di Senigallia offriva nella prima metà di questo aprile ben due proposte di lavoro stagionale nel settore, in una città che vanta più di cinquecento attività estive tra alberghi, campeggi, ristoranti, stabilimenti balneari, bar, gelaterie, pizzerie. Paradossalmente, le offerte di lavoro nel turismo all’estero erano circa una settantina.
Singolare poi è il caso di una ragazza che, costretta quindi a mendicare presso ciascuna attività come da consuetudine locale quei tre mesi anche da lavapiatti, quando si è recata presso una delle maggiori strutture a quattro stelle, ha incontrato dall’esterno un bulldog inferocito libero dietro la porta scorrevole automatica e una figura umana tra i riflessi dei vetri che non si è preoccupata minimamente di interessarsi della visita o di spostare la bestia dall’uscio. E se fosse stata una eventuale cliente in tentativo di prenotare un soggiorno?
E nel comparto degli affitti stagionali, ancora una volta dopo decenni e decenni non si saprà con certezza quante persone verranno accolte negli ottomila appartamenti estivi disponibili e quanti introiti entreranno nelle casse del fisco per mezzo di questa attività.
Insomma, ci si accinge a trascorrere un’altra stagione turistica dove l’unica certezza sono quei tre-quattro eventi celebrati in aria di santità che fanno elevare i dati delle presenze per pochi giorni falsando le statistiche dell’intera stagione.
Tutto il resto è avventura. Come sempre.
Fonti:
-stampa locale
-www.senigalliaturismo.it
-www.senigallia.it
-www.istruzioneformazionelavoro.it
-Centro per l’Impiego e la Formazione di Senigallia
-indagini e interviste varie
di Stanco in Vacanza a Senigallia
grazie...
Mancano, come al solito nella nostra politica, due elementi - che sono i "fondamentali" - cioè la programmazione ed il coinvolgimento.
1. PROGRAMMAZIONE, con al centro sempre i nostri Clienti, il Turista ed il Cittadino:
- misurazioni statistiche dei dati degli anni precedenti per individuare la composizione dei flussi turistici e le tendenze in aumento/diminuzione;
- rilevazione delle prenotazioni raccolte nelle fiere di settore a livello europeo e dirette all'area senigagliese;
- selezione delle iniziative di località turistiche maggiori (Rimini, Viareggio, ecc.) ed individuazione di quelle mutuabili/migliorabili;
- rendicontazione delle iniziative senigagliesi pregresse, per selezionare quelle più produttive e di maggior riscontro;
- definizione dell'apporto di volumi per settore economico (spiaggia, ristorazione, alberghiero, commercio, ecc.).
2. COINVOLGIMENTO, con una consultazione pre-durante-post, dei nostri Clienti attraverso gli strumenti veloci oggi a disposizione, Internet in primis:
- il Comune, attraverso l'Ufficio Turismo, può attivare un questionario da indirizzare alle diverse Associazioni delle attività economiche presenti sul territorio (pre-durante-post);
- ancora il Comune con un questionario di giudizio consuntivo sulle iniziative estive aperto sul sito del Comune ed a disposizione di tutti i Cittadini;
- i singoli Operatori Economici con la raccolta di pareri e suggerimenti dai Clienti (Senigagliesi e non) sulle iniziative della stagione e su quelle mancanti, da raccogliere e – alla fine della stagione – da rimettere all'Ufficio del Turismo Comunale;
- infine creazione (laddove non già esistente) di una Consulta Giovanile a cui fare riferimento per suggerimenti anche in questo settore.
Queste alcune idee, ma chi ci tiene alla crescita di Senigallia può contribuire con proposte altre di cui 60019 si può fare portatore.
Affatto Giorgio! La lista degli eventi estivi senigalliesi è una risorsa largamente risaputa per la città fatta di manifestazioni di livello e qualità. Ma il problema è proprio questo...la fascia di indirizzo/utenza, il target. Il 90% del programma è indicato ad un livello di persone dai 40 anni in su. E allo stesso modo 9 eventi su 10 sono riferiti ad attività specifiche per una partecipazione di "elite" o di "competenti". Di conseguenza, per una fascia dai 15 ai 25-30 anni da oramai troppo tempo non è previsto nessun "contenitore popolare e leggero" (a costo zero) d'attinenza (per esempio un bel concerto a livello nazionale). Per un diciottenne-ventenne, a parte partecipare al Summer Jamboree del quale potrebbe anche stancarsi dopo 12 edizioni che altre alternative ha??? Il torneo di burraco? Scacchi? Burattini? Arte? Concerti organistici? Corali? Prodotti tipici? Il pane della Sardegna? il Caterraduno?
Gli unici eventi popolari alla portata veramente di tutti sembrano rimanere allora le famose sagre. Ma anche queste con le riserve: fascia di partecipazione dai 50 anni in su, prezzi a volte discutibili...cfr. http://www.60019.it/index.mv?senigallia=L%92estate-degli-affari---e-delle-sagre---d'oro&fname=60019rubriche_leggi&num_rubr=18&num_art=1282060331). E allora torniamo sempre al punto di partenza...Nel 2003 si svolse in Piazza del Duca il TIM TOUR che altro non era che una 3 giorni di concerti con personaggi e artisti del momento. Accolsi personalmente in qualità di dipendente d'albergo: la bellissima modella senegalese Youma, il gruppo svedese della stagione The-Ark e Floriana Rotondi vincitrice del 1° Grande Fratello. Accolsi pure tantissime famiglie che accompagnavano i figli al concerto. Arrivarono ragazzi e ragazzini dalle tre regioni confinanti e da tutto il litorale adriatico. Che fine ha fatto quell'evento del quale si ricorda una sola edizione???
(...omissis...)
Una Vacanza Dimenticabile nasce come una opportunità di giornalismo d'inchiesta, locale, volontario e libero, colmando la carenza ed il silenzio delle grandi testate. Questa rubrica non intende pertanto prestarsi in un contenitore di sfogo per personaggi nascosti e affetti da patologie curabili solo da attività medica. (...omissis...)
Franco (Effegi), memore della tua esperienza quarantennale a Senigallia, ti ricordi forse una sola amministrazione che abbia mai promosso una sola tavola rotonda annuale con tutti gli addetti ai lavori del turismo, con le categorie, con le associazioni??
Che vergogna, se vedrò censurati i commenti di legittima critica costruttiva a Stanco non verrò piu a disturbare leggendo questa rubrica né questo giornale in cui evidentemente l'espressione di qualunque dissesnso costruttivo è mal considerata. Se Stanco vuol solo i commenti che piacciono a lui se li scriva da solo (ora capisco perché ha preso solo 2 voti) tanto vediamo che gli piace essere prolisso, poi bisogna vedere se alla gente piace leggere però. Boh...
Scusami stanco ma perchè affermi che le foto non fanno onore alla spiaggia o alla città? che altre immagini avrebbero dovuto mettere? spiegaci..
Immaginiamo di essere potenziali e comunissimi turisti generici di Torino in cerca di soggiorno estivo. Dove viviamo, intorno a noi, c'è solo cemento e aspettiamo con trepidazione, il sole, l'estate, le ferie, per passare qualche giorno al mare. Siamo a primavera e in un qualsiasi dopocena, dopo una giornata di lavoro, grazie agli strumenti che la modernità ci offre (internet), tentiamo di fare una prima, veloce, ricerca sulle località che più ci interessano. Sappiamo di voler spendere le ferie sulla Riviera Adriatica ma non siamo ancora convinti sulla scelta della località.
Allora la questione è la seguente: in una gara di valutazioni fra le città costiere che cosa ha da offrire di più Senigallia rispetto alle altre località adriatiche a parte il Caterraduno, la Notte Bianca della Rotonda, il Summer Jamboree?? Confrontando le foto del sito istituzionale www.senigalliaturismo.it (chi non è mai stato in città può vederla solo attraverso quelle immagini) ci si rende semplicemente conto che non ha nulla che non sia presente da altre parti anche ben più "disgraziate"...
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