Montemarciano, la protesta dell’Avis: a rischio l’ambulanza d’emergenza
Delibera Asur contro il servizio ora operativo h24, uno "schiaffo al mondo del volontariato"
A seguito della approvazione delle linee di indirizzo per l’attuazione del Patto per la Salute 2010/2012 e della Legge di stabilità 2011 in materia sanitaria, l’ASUR ha redatto la Delibera n°240 del 28/03/2011 che stravolge il trasporto di emergenza nel Distretto Nord della Zona Territoriale 7 di Ancona. Questa delibera prevede la riduzione delle postazioni di standby di Montemarciano e Agugliano rendendole, presumibilmente, complementari l’una con l’altra.
Ciò significa che l’attuale ambulanza di emergenza presente all’Avis di Montemarciano, in maniera continuativa da più di trent’anni, subirà un dimezzamento del servizio: ciò presupponendo la sua operatività per sole dodici ore al giorno o in determinati giorni o periodi dell’anno.
Nell’anno 2010 l’ambulanza d’emergenza dell’Avis di Montemarciano ha effettuato 1042 servizi di emergenza di cui circa 350 in orario notturno. Tutti servizi svolti perlopiù nel territorio montemarcianese e nei comuni limitrofi, compresa Senigallia, dove nel periodo estivo anche l’Avis interviene, su invio del 118, a supporto delle ambulanze già presenti sul territorio.
Tale riduzione si colloca in un sistema più complesso di ridimensionamento e riduzione dell’assistenza sanitaria su tutto il territorio.
La stessa delibera prevede, infatti, l’eliminazione del Pronto Soccorso all’Ospedale di Chiaravalle e l’eliminazione dell’automedicalizzata posizionata presso la Croce Gialla di Falconara; questa verrà sostituita con un’autoinfermierizzata presso l’Ospedale di Chiaravalle con ridottissime potenzialità di intervento per motivi legali, in quanto operativa con un infermiere piuttosto che un medico.
E’ pertanto facilmente intuibile che la riorganizzazione del sistema, se fosse approvata così come prevista dalla delibera del direttore generale dell’ASUR, porterebbe un grave danno alla comunità montemarcianese e non solo, in considerazione anche del fatto che in area sussistono criticità legate all’AERCA (Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale) e dove risulta inimmaginabile l’assenza di un’automedica e la riduzione delle ambulanze per un bacino di circa 60.000/70.000 abitanti.
Con tale atto andrebbero in fumo tutti gli sforzi fatti in 45 anni di storia per offrire alla cittadinanza un servizio all’avanguardia secondo tutte le ultime indicazioni regionali, tra cui l’adeguamento della sede che ora rispetta tutte le prescrizioni per effettuare i servizi che siamo chiamati a svolgere.
Concludendo questa determina è un ulteriore schiaffo al mondo del volontariato che, dopo le minacce della modifica della Legge Regionale sul trasporto sanitario, si trova di fronte un altro ostacolo per offrire quello standard qualitativo dei servizi che l’ente pubblico non riesce a dare senza l’apporto del volontariato.
dalla Pubblica Assistenza Avis onlus
www.avismontemarciano.org
info@avismontemarciano.org
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