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Rigassificatore a Falconara, le ragioni del NO al progetto Api

Il PD Senigallia ribadisce la propria posizione in vista della manifestazione del 3 maggio

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RigassificatoreIl Partito Democratico di Senigallia ribadisce con forza il proprio NO al Rigassificatore a Falconara e chiede a tutti gli iscritti e ai cittadini senigalliesi di tenere alta l’attenzione su un tema così importante per la salute e la sicurezza di tutti noi. Un grande impatto ambientale a fronte di pochi vantaggi.

Tanti sono i motivi per cui non è possibile condividere il progetto di API – Nova Energia di costruire un rigassificatore al largo di Falconara.

NO perché un rigassificatore è secondo per pericolosità solo a una centrale nucleare. E’ classificato come "industria a rischio di incidente rilevante" che si andrebbe a inserire in un’area, quella della Raffineria API, già a elevato rischio di incidente. Solo per dare un’idea, è sufficiente dire che le operazioni di travaso di gas allo stato liquido vengono considerate operazioni ad "altissima pericolosità", che verrebbero eseguite a 16 km al largo di Falconara, nei pressi della raffineria, della linea ferroviaria, dell’aeroporto e di un porto che vede quotidianamente un ingente traffico marittimo. Un’eventuale fuoriuscita di gas potrebbe comportare un effetto domino dalle conseguenze devastanti. Si ricorda inoltre che la presenza in zona di numerosi siti a rischio di incidenti rilevanti fa si che il territorio sia sottoposto a Direttiva Seveso che rende sconsigliabile aggiungere altri rischi. Senza dimenticare il fatto che stiamo parlando di un territorio a rischio sismico.

NO perché il rigassificatore comporta danni alla salute e Falconara e i territori limitrofi stanno già pagando un prezzo elevatissimo in termini di salute. I recenti dati dell’Istituto Superiore di Sanità hanno evidenziato come Falconara rientri tra le 27 città dove è più alta l’incidenza di tumori per l’inquinamento dell’aria. E poiché è noto che l’inquinamento dell’aria non si ferma al confine, anche la nostra città e le altre limitrofe sono colpite da tale dannoso fenomeno.

NO perché il raffreddamento dell’acqua marina e il versamento di ipoclorito di sodio in mare andranno a produrre mutamenti nell’ecosistema, con rischi di enormi danni alla flora e fauna marina e che si ripercuoteranno inevitabilmente sul sui settori economici del turismo e della pesca;

NO perché il rigassificore di Falconara, come tutti quelli progettati e in fase di Valutazione di Impatto Ambientale non servono; dati dell’autorità per l’Energia 2010 dicono che il fabbisogno di GAS è diminuito, a causa della crisi e per l’avanzare delle energie rinnovabili. E certamente il rigassificatore non serve a Falconara, né a Senigallia né ai comuni vicini, in quanto il GAS rigassificato al largo delle nostre coste sarà immesso nella rete SNAM e portato direttamente in Francia.

NO perché non esiste alcun Piano Nazionale per i Rigassificatori e perché la Regione Marche si è dotata di un Piano Energetico Ambientale Regionale che non li prevede. Il PEAR a sei anni dalla sua adozione ha già mostrato di essere un ottimo Piano Energetico: per quanto riguarda l’energia elettrica da fotovoltaico non solo è stato rispettato ma si è mostrato addirittura superiore alle aspettative, sia in termini di produzione di energia sia in termini occupazionali: otto delle maggiori aziende nel settore delle rinnovabili in soli 5 anni hanno infatti creato 500 nuovi occupati giovani, qualificati e stabili. Chiediamo quindi che il PEAR sia rispettato e difeso, in coerenza con quanto espresso dal presidente Spacca nel suo programma elettorale, che garantisce che "la Regione Marche continuerà con grande determinazione ad attuare il PEAR, seguendo l’approccio rigoroso di rispetto delle norme di compatibilità ambientale e di rifiuto di ogni forma di ulteriore inquinamento".

In una questione di così significativa importanza, il Partito Democratico di Senigallia, si ritiene pienamente rappresentato dalle azioni fin qui intraprese dal Sindaco Maurizio Mangialardi a cui va riconosciuto che, con competenza e determinazione è stato tra i primi sindaci a difendere pubblicamente le posizioni del No al Rigassificatore e dal Consiglio Comunale di Senigallia che ha recentemente ribadito la sua assoluta contrarietà alla realizzazione di tale impianto, dopo essersi già espressa in tal senso nel luglio scorso approvando un odg presentato dal Sindaco Mangialardi.

Ci auspichiamo quindi che, in occasione della prossima conferenza Stato-Regione convocato dal Ministero dello Sviluppo in materia di rigassificatore, il presidente Spacca possa farsi portatore di tale istanza, difendendo le posizioni dei tanti cittadini che credono che il futuro dell’energia possa essere soltanto pulito, rinnovabile e rispettoso dell’ambiente e della salute.

E’ in tale prospettiva che il PD di Senigallia appoggia la manifestazione del 3 maggio in occasione del prossimo Consiglio Regionale.

da PD Senigallia

PD Senigallia
Pubblicato Mercoledì 27 aprile, 2011 
alle ore 14:02
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Commenti
Ci sono 3 commenti
Anonimo2011-04-28 07:19:41
L'Industria come bene primario da sviluppare
Spettabile PD,

Sono un ingegnere Meccanico operante nel petrolchimico residente a senigallia e ritengo le informazioni riportate nell'articolo false e tendenziose riguardanti la pericolosità e l'utilità di tale sistema.
A tal proposito riporto quanto accaduto in giappone ultimamente dove sono ancora attivi i terminali di rigassificazione (unici impianti ad aver resistito a terremoto e tzunami), per cui il Giappone sta aumentando l'import di gas naturale liquefatto per compensare i blocchi dei reattori nucleari con le centrali a gas. Gazprom ha già promesso una fornitura extra di 200mila tonnellate di gas naturale liquefatto e altre forniture sono in arrivo dai mercati europei. Se il sistema produttivo giapponese riuscirà a rimettersi in moto in tempi brevi sarà solo grazie a questi impianti, che consentono una grande flessibilità di approvvigionamento.
Quindi ribadisco che è inaccetabile la vostra strumentalizzazione politica che da informazioni non corrette ai cittadini.
E' ovviamente facile dire no a tutto, più difficile è proporre soluzioni efficienti e che possano dare occupazione in una regione in cui l'aumento di disoccupazione è costante. Continuiamo quindi a costruire centri commerciali, senza sviluppare l'industria e presto ci troveremo tanti negozi vuoti!

Anonimo2011-04-30 14:35:48
Girano tante favole, e tante paure, sui rigassificatori. Sgomberiamo il campo dai dubbi. Un rigassificatore di metano non è pericoloso. Ce ne sono 27 nel solo Giappone dei terremoti catastrofici e ce ne sono decine e decine in tutto il mondo, e non hanno mai provocato incidenti di rilievo. Niente esplosioni né palle di fuoco. Niente scenari catastrofici. Si tratta di metano liquido, non è sotto pressione: non è il pericoloosissimo Gpl (gas di petrolio liquefatto), quello delle bombole da cucina, le cui enormi sfere bianche si vedono senza tanti patemi d’animo ai margini di ogni raffineria italiana e che hanno prodotto tante catastrofi nel mondo. L’elenco degli incidenti avvenuti in sessant’anni parla di fulmini che innescano fiamme spente in pochi istanti, di marinai che sbagliano la manovra e si perde un po’ di liquido, di incidenti durante la costruzione quando il metano liquido non c’è.
Stefano 2011-05-01 06:39:21
qualche dubbio
Se questi impianti sono sottoposti alla direttiva Seveso per le attività a rischio di incidente rilevante ci sarà un motivo!
Se le navi cisterna devono avere una zona di rispetto molto ampia durante il loro transito con il BLOCCO del traffico portuale.
Perchè devono stare alla larga?
I traghetti che fanno la spola da Ancona verso altre destinazioni che fine faranno?
Le navi da crociera?
L'aeroporto?
Quando si finiranno di coprire i costi per la costruzione dell'impianto?
Quanti dipendenti ITALIANI lavoreranno nell'impianto, visto che le società principali impiegano sopratutto personale spagnolo?
Pagheremo davvero di meno il metano?
Siete convinti anche Voi che per una bolletta di metano meno cara, dovremmo sopportare le negatività di un'impianto di questo genere, poi meno cara di QUANTO?
3,5,10,20 euro? ma vaff... NO AL RIGASSIFICATORE!
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