Inaugurato il nuovo casello dell’autostrada a Senigallia
Parata di autorità civili e militari: riapertura con diversi mesi di anticipo
Cinque mesi di anticipo, 11 milioni di euro e il nuovo casello autostradale di Senigalia è già pronto. Una soddisfazione per l’intera giunta Mangialardi e di quella precedente Angeloni per vedere completata una delle tappe fondamentali per terza corsia e complanare inaugurata giovedì 21 aprile dal Sindaco Mangialardi, da esponenti politici di questa e quella Giunta comunale, dalla Regione Marche, dalla Provincia di Ancona e dai rappresentanti Anas e Autostrade, oltre ad una parata di autorità civili e militari.
Proprio Mangialardi, nel suo discorso prima del taglio del nastro, ha affermato che questo è un tassello importante di un grande progetto di rivoluzione della viabilità nord-sud, uno snodo fondamentale per le bretelle della complanare e per la città intera.
Comprensiva di opere di mitigazione acustica, l’opera che è stata restituita alla città dopo alcuni giorni di chiusura e dopo che gli operai e i tecnici di autostrade hanno lavorato anche di notte perchè venisse restituita un’opera completa, con tanto di essenze vegetali ai lati e l’apposita segnaletica.
Soddisfatti anche i vertici di Autostrade e Anas che si sono dichiarati da un lato sorpresi dei tempi e dall’altro compiaciuti della collaborazione tra i vari enti: "Territorio che vede l’infrastruttura come un vantaggio" le parole di Gennarino Tozzi di Autostrade per l’Italia.
La nuova infrastruttura autostradale, rivolta verso ovest in modo da "liberare" un pò del traffico il quartiere di Borgo Molino, vede tre corsie in entrata e quattro in uscita (adibite al passaggio con telepass, viacard, cassa automatica e manuale). A collegare il casello con la città ci pensa la nuova rotatoria sulla strada Arceviese, con doppia corsia per senso di marcia e pista ciclabile verso ovest.
Entro l’anno corrente, assicurano i responsabili di Società autostrade, verrà inaugurato il tratto Senigallia-Fano della terza corsia e via via tutti gli altri, con un certo anticipo sulle date prestabilite, fino a cinque mesi.
di Carlo Leone
Foto di Claudio Torcoletti
"Territorio che vede l'infrastruttura come un vantaggio". Forse il Gennarino Tozzi intende per territorio solo quelli che sull'infrastruttura ci guadagnano sopra.
Concordo pienamente con quanto detto nel precedente commento, aggiungendo che per 'ste c...ate c'è sempre un dispiegamento di forze...con Campanile in prima fila a farsi fotografare manco fosse l'assessore all'Urbanistica. Lancio un appello: chi l'ha votato si faccia avanti che ci vorrei parlare...
Io appartengo ai disgraziati a cui è toccato l'esproprio. Nel momento stesso in il nostro "carissimo" sindaco ha tagliato il nastro, lo stesso deponeva una seconda lapide sulla tomba di mio padre. La sua azienda, che per 30 anni è stata l'azienda di sabbiature di Senigallia, non esiste più. E il sindaco mi ha chiaramente dello che mi ha fatto un favore a ricevermi, che non era tenuto. Per lui l'azienda di mio padre non ha valore per la città, perchè negli ultimi anni, anni in cui lo abbiamo visto ammalarsi e morire e successivamente abbiamo ricevuto l'esproprio, abbiamo avuto fatturati bassi. Così 30 anni di duro lavoro sono stati valutati a malapena 1000 euro l'anno. E in quanti siamo ad aver ricevuto questo sopruso!!! Gente che ha avuto anche 3 infarti. E sul terreno su cui sorgeva l'azienda di mio padre nascerà una rotatoria, più piccola rispetto al progetto originale, pericolosa e fuori norme CEE...Che schifo!!! Ma come siamo arrivati a questo punto?
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