Senigallia, Piano degli Arenili: approvata la nuova variante
Mangialardi e Ceresoni: "Soddisfatti, strumento snello che dà garanzie e opportunità". VIDEO
"Soddisfatti perchè questo strumento snello dà garanzie di legalità alla città e di opportunità agli imprenditori". Esordisce con queste parole il Sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi all’indomani dell’approvazione della nuova variante al Piano degli arenili. Un piano approvato in tarda nottata (circa le 3) tra lunedì 18 e martedì 19 aprile con i voti non solo della maggioranza ma anche di parte dell’opposizione: PdL e Lega. Voti contrari sono arrivati invece da Partecipazione e Rifondazione, mentre assenti sono risultati Coordinamento Civico e FLI.
Ma nonostante ciò, Mangialardi e l’Assessore all’urbanistica Simone Ceresoni non commentano questo fatto – che già di per sè è da far risaltare – quanto il piano nella sua interezza, arrivato dopo quattro mesi e mezzo di discussioni e dibattiti serrati, motivo per cui ringraziano la macchina comunale, la II Commissione e la Presidenza del Consiglio per il lavoro svolto.
Il nuovo strumento – anche se per il PdL si poteva fare di più e meglio – "risponde ad un impegno preciso che ci eravamo presi con la città: è avvenuto in tempi quasi impossibili, ma è in grado di offrire alla città, agli imprenditori, ai cittadini e ai turisti garanzie e al contempo flessibilità per non dover sottostare a regole troppo rigide e rispondere così ai cambiamenti che il turismo ha avuto negli anni" continua il primo cittadino.
Nell’ottica dunque di migliorare l’offerta turistica comunale e territoriale, il nuovo piano prevede la possibilità di aumentare dell’1% l’ombreggiatura all’interno degli stabilimenti balneari, di ampliare del 25% la metratura degli esercizi che insistono sul litorale previa presentazione di un progetto di riqualificazione che preveda anche la demolizione di eventuali strutture abusive.
Ma non solo. Con questa nuova variante la maggioranza dei consiglieri comunali ha votato per una certa liberalizzazione dei servizi e della gestione degli stessi. Come? Prevedendo la possibilità di formare consorzi che, oltre al classico lettino e ombrellone, pensino anche ad altre comodità (come le vasche idromassaggio da rimuovere a fine stagione), altre attività (dietro progetto e richiesta specifici) come i ritrovi serali in spiaggia (visto che gli stabilimenti saranno aperti solo fino al tramonto), momenti culturali, sportivi, o altri servizi tra cui la distribuzione di cibi e bevande.
Scopo del piano è quello di fornire un contesto non troppo rigido (ma sempre in un’ottica garantista e pluralista) per far sì che gli imprenditori investano sul lungomare e diano una mano a riqualificarlo presentando progetti che di volta in volta saranno vagliati dagli uffici tecnici comunali. Qualità offerta che potrebbe migliorare vista una maggiore semplicità nella gestione dello stabilimento e nel rapporto con il sistema burocratico.
Nodo spinoso per l’Amministrazione era quello della spiaggia libera, votata per rimanere tale. Nel caso di alcuni stabilimenti che potrebbero esser maggiormente danneggiati dall’erosione costiera è prevista la possibilità di "trasferire" lo stabilimento in due aree individuate a nord e a sud, lasciando al contempo libero lo spazio precedentemente occupato.
Ribadito dunque anche il no ad ulteriori concessioni: nel progetto è stata cancellata la previsione di occupazione di altri 23.000 mq di spiaggia che sarebbero diventati bar, ristoranti e stabilimenti (colonie e bagni); si invece alle strutture per il rimessaggio delle attrezzature.
La spiaggia libera al contempo sarà rivalutata in varie maniere. Negli ambienti dunali sarà posta attenzione maggiore alla preservazione del litorale, come la ri-naturalizzazione dei fossi; alcune aree a nord e sud della città saranno attrezzate per attività sportive (con tanto di bando pubblico per la gestione, a Cesano e Marzocca) e altre concesse per portare al mare gli animali d’affezione.
Ma il piano degli arenili non poteva non prevedere norme sul periodo invernale. Le strutture che per anni sono rimaste in spiaggia anche nei mesi freddi (diversi gli stabilimenti multati per pedane di legno o campi da beachvolley) ora non sono più tutte abusive: sarà lecito lasciare anche d’inverno gazebi (lo scheletro; la copertura solo con autorizzazione della Soprintendenza ai beni paesaggistici), pali della luce, fontane e box office, aiuole e attacchi elettrici.
Ma sarà anche possibile tenere aperte alcune strutture anche d’inverno purchè vi sia l’approvazione del progetto da parte dell’Amministrazione che vigilerà sulla qualità dei progetti.
Insomma un piano che interessa tutti per i più svariati motivi: da chi può trarne profitto con l’ampliamento (anche chi l’aveva già ampliato) a chi può trarne godimento per i maggiori servizi resi, da chi vuole fare sport a chi vuole con sè il proprio cagnolino o vuole starsene in vasca idromassaggio.
Dopo la città di tutti anche il piano di tutti.
Giusto in tempo per la stagione estiva e turistica alle porte.
L’Assessore Ceresoni "presenta" la variante
di Carlo Leone
Ieri passeggiando sul lungomare noto che all'altezza della rotonda (alla sua destra per la precisione) stanno facendo dei lavori. Mi affaccio e vedo uno scavo per una piscina. Una piscina a 10 metri dal pontile della rotonda?
Sarà certamente tutto in regola, ma non capisco...
Qualcuno sa qualcosa ?
sul video: "noi con questa variante cancelliamo 23000 mq di arenile che doveva essere concessionato, con nuovi chioschi bar, nuove colonie, 12 nuovi stabilimenti...questi metri verranno cassati perchè per noi la spiaggia libera è un valore"
Per difendere quei ultimi lembi di spiaggia libera esistente vanno a finire che passano anche da eroi...
Beh, sempre meglio che concessionarli...magari altri l'avrebbero fatto...
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