Grande concorso a premi: indovina qual’è la buca più grande a Senigallia
FUORI PROGRAMMA 36 di Stanco in Vacanza a Senigallia
Chissà perché, ironia della sorte, dove sono state decise le più grandi opere di riqualificazione persino il semplice manto stradale cede nel nulla. Mettendo alla luce quanto sia diventata fragile la città sempre più patinata in superficie. Segno che i grandi progetti imposti col pugno di ferro forse servono, ma probabilmente risolvono poco. O che, nel frattempo, tra il dire, il fare ed il fantasticare si sia perso veramente di mano il controllo. Con la speranza effettiva che non capiti mai qualche sciagura.
Giovedì diciassette marzo, centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia. Nel tardo pomeriggio, una buca di circa trenta centimetri per trenta si apre al cielo nel mezzo del selciato di via Pisacane, durante il passaggio di una autovettura.
Fortunatamente nessun danno a persone o cose.
La stampa locale ne dà notizia.
Due giorni dopo un’altra. Nella prima nottata di sabato diciannove, nell’intersezione tra via XX settembre e via Rodi un nuovo cedimento strutturale di circa un metro quadrato fa sprofondare di oltre tre palmi nel vuoto il materiale superficiale del manto stradale creando una apertura.
Anche in questo caso i quotidiani colgono spunto per segnalarlo, sembra su suggerimento di un comune passante.
Poco tempo ancora e tocca stavolta in via Grosseto, esattamente sul marciapiede opposto a lato dell’area rasa al suolo delle ex-Colonie Enel, nei pressi del piccolo sottopassaggio ferroviario. Qui, date le dimensioni piuttosto preoccupanti, si vede perfettamente il collettore fognario in cemento assolutamente ceduto. Inutile affermare che poteva accadere anche qualche sinistro evento nel momento del cedimento.
La voragine, tale è, misura circa un metro e quaranta per più di due metri e dieci e presenta una profondità di oltre un metro e mezzo. Ma stavolta non passa sotto i riflettori della stampa forse perché la zona è veramente poco trafficata in questo periodo, priva di abitazioni e con attività chiuse.
Sicuramente si attribuiranno le colpe alle piogge del mese scorso.
Sta di fatto però che se in superficie la città s’appresta a vestire rose e fiori, nel sottosuolo si prospetta sempre più una situazione ben poco rassicurante.
Ne mancherebbe qualcun’altra da segnalare, poi ci si potrebbe fare un concorso a premi.
Per la vincita si potrebbe offrire in regalo al fortunato anche una benedizione ad hoc in una parrocchia cittadina a scelta.
Per proteggersi da una eventuale rovinosa caduta o dal mettere la mano al portafoglio.
da Stanco in Vacanza a Senigallia
Stanco è un po' permalosetto, non gli dite niente sennò si altera!
Come tutti i moralizzatori e puri, accetta le critiche sue verso gli altri ma non quelle degli altri verso di lui.
Fatta questa doverosa critica antropologica sul giornalista d'assalto e d'inchiesta c'è da dire che la provvidenza assume i messaggeri più strani a volte, e un po' di critica alla amministrazione senigalliese non fa che bene! Sennò il lassismo sarebbe senza fine e l'ipocrisia autoincensante sconfinata!
Nemmeno uno ha commentato quanto c'è scritto sull'articolo nè ha dato la sua opinione!! Incredibile
quando c'è uno scrittore dello spesore di Stanco, ogni contenuto dell'articolo passa in secondo piano, la cosa piu divert... ehm interessante è l'autore!
''qual è'' senza apostrofo caro poliglotta: trattasi di troncamento non di un'elisione!
(forse la vera inchiesta sarebbe lo scarsa conoscenza delle regole ELEMENTARI della lingua italiana! sperando che la causa non sia anche lì quella dello stringimento lesivo e che si possa rimediare con lo studio umile e diligente di una Buona Grammatica della Lingua Italiana che consiglio vivamente!)
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