Nuovo tassello nel contenzioso tra Comune di Senigallia e società Quadrifoglio per la vicenda del quartiere Piramidi. Una vicenda che va avanti fin dal 1980, quando venne approvato il progetto per la costruzione di oltre 62.000 mq tra appartamenti, opere pubbliche e locali commerciali di cui solo la metà hanno poi visto la luce. E proprio per questi altri 30.000 mq non costruiti la società aveva fatto ricorso prima al TAR, poi al Consiglio di Stato perchè venisse dichiarata illegittima la delibera del Consiglio comunale che bloccava la restante esecuzione.

Ma sia il Tribunale Amministrativo Regionale (sentenza del 2007) sia il Consiglio di Stato (sentenza di pochi giorni fa, Ndr) hanno dato ragione all’ente comunale per la manovra deliberativa effettuata prima nel 2002 in Consiglio comunale dove si è deciso il blocco dell’operazione e poi nel 2003 quando si è approvata la variante delle zone costiere.
Atti che, impugnati per il ricorso dalla Quadrifoglio, sono risultati essere discussi dopo che erano passati i dieci anni dalla convenzione con la ditta edile, pertanto entrata in scadenza.

Dunque il Consiglio di Stato ha "salvato" il Comune di Senigallia dal pagare ben 12 milioni di euro: questa era (è tutt’ora e lo sarà ancora se si decidesse di ricorrere in Cassazione) infatti la richiesta di risarcimento per il mancato completamento dell’opera che avrebbe portato altri 31.500 mq con 300 appartamenti, il sottopasso ferroviario e il collegamento con la Statale, poi effettuati dalle Ferrovie. Opere urbanistiche che saranno affiancate dalle modifiche al PRG approvate nel marzo scorso.

Soddisfazione è stata espressa dal Sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi che in passato aveva avuto a che fare con la pratica in qualità di Assessore ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica: ne voleva dare comunicazione durante il Consiglio comunale di mercoledì 13 aprile, ma dopo l’uscita dall’aula dei consiglieri di opposizione, la decisione di rivelare questo nuovo vittorioso tassello è stata rimandata alla prossima convocazione.

di Carlo Leone