Mercoledì 13 aprile l’uscita dall’aula consiliare di Senigallia degli esponenti di alcuni gruppi d’opposizione (PdL, Lega Nord e FLI) per contrasti emersi con il Presidente del Consiglio Enzo Monachesi (IdV). Giovedì 14 la situazione sembra essersi quasi risanata, come spiegano i fuoriusciti in un’apposita conferenza stampa.

La questione emersa fa riferimento al Consiglio comunale che si stava svolgendo mercoledì: durante lo spazio riservato alle interrogazioni, il capogruppo PdL Alessandro Cicconi Massi prende la parola e chiede a Monachesi di dissociarsi da un comunicato stampa dell’Italia dei Valori (di cui lui è esponente ma non firmatario). Nella nota si chiedevano le dimissioni dei consiglieri del Popolo delle libertà per una dissonanza sulla direttiva Bolkestein e sulla difesa del sistema delle concessioni balneari.

"Una mozione– spiega Cicconi Massi – che aveva un carattere bipartisan, costruttivo e privo di demagogia che cercava di andare incontro agli operatori balneari locali senza difendere a spada tratta l’operato del Governo nazionale, ma anzi su cui siamo già usciti pubblicamente chiedendo un passo indietro con l’aiuto dell’esponente regionale Bugaro e provinciale Grandi. Per questa nostra idea siamo stati attaccati con un comunicato volgare, scomposto, offensivo e forcaiolo in cui si chiedevano le nostre dimissioni. A queste accuse – continua il capogruppo – che rispediamo al mittente, dico che noi rispondiamo solo agli elettori, non all’IdV".

Alla richiesta di spiegare la propria posizione e di dissociarsi dalle tesi definite "farneticanti", il Presidente del Consiglio ha risposto che non poteva assumere posizioni diverse in quanto i comunicati esprimono la linea del partito e non del singolo. Risposta definita "sibillina" dall’opposizione, anche perchè "sono difficilmente scindibili la posizione come Presidente del Consiglio cittadino e quella come esponente IdV" replica Cicconi Massi.

Ma è nella successiva conferenza dei capigruppo, convocata per chiarire la situazione, che si alzano i toni: vola qualche parola, nella confusione, fa risentire il PdL che abbandona l’aula insieme a Fli e Lega. Dopo un messaggio di scuse e una telefonata riconciliante, la situazione sembra essere tornata alla calma. "Sicuramente sono risolti gli aspetti personali – assicura Alessandro Cicconi Massi – ma resta il nodo politico".

Nodo politico che si incentra sul dissociarsi da parte di Monachesi dal comunicato IdV. "Rimane il problema della figura che ricopre e che necessita – continua Gabriele Cameruccio – di saper volare alto su certe questioni. Visto anche il carattere bipartisan della mozione, serviva ben altro spirito".

A questo punto le strade sono due: o Monachesi fa un parziale dietrofront e si dissocia dalle tesi del comunicato o, nel caso non avvenisse, i gruppi consiliari di PdL, Lega e Fli presenteranno una mozione di sfiducia nei confronti del Presidente del Consiglio in quanto verrebbe a mancare la tutela super partes che la figura deve garantire.
In pratica chiederanno loro le dimissioni di Monachesi, anche se non in quanto consigliere democraticamente eletto.

di Carlo Leone