Per la Resistenza arriva "Festa grande d’Aprile" alla Fenice di Senigallia
Collaborazione tra l'Istituto Calamandrei e ANPI per un momento teatrale di riflessione venerdì 15 aprile
Venerdì 15 aprile alle 21 sul palco del Teatro La Fenice di Senigallia andrà in scena l’adattamento di "Festa grande d’Aprile", opera teatrale scritta da Franco Antonicelli sulla Liberazione d’Italia. In vista della festa del 25 aprile, l’Amministrazione ha accordato la sua realizzazione, frutto di una sinergia tra il Centro Studi "Piero Calamandrei" e la sezione locale dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia), quest’ultima in via d’inaugurazione.
"Festa grande d’Aprile" è un’opera teatrale pubblicata da Einaudi nel 1964 e vincitrice, quello stesso anno, del Premio Tricolore per un testo drammatico sulla Resistenza. La pièce di Antonicelli ripercorre le vicende italiane dalle giornate del delitto di Giacomo Matteotti alla Liberazione, attraverso una sequenza di immagini e fotogrammi dell’epoca accompagnati da dialoghi, commenti e soliloqui, in modo da stimolare la riflessione.
A Senigallia giunge il suo adattamento teatrale al Teatro la Fenice il 15 aprile alle 21, ad opera di Silvia Bertolotti e Gian Franco Berti, per la regia di Gianfranco Frelli. Lo spettacolo sarà eseguito dalla Compagnia Teatrotello, con musiche della Resistenza cantate dagli Onafifetti (Giovanni Filosa Piergiorgio Memè e Mario Sardella). L’ingresso allo spettacolo è di 10 euro.
Già rappresentata il 25 aprile scorso al teatro "Pergolesi" di Jesi, giunge a Senigallia dieci giorni prima della ricorrenza a causa della Coincidenza con la festa religiosa di Pasquetta e a causa dei numerosi appuntamenti ospitati nell’edificio teatrale.
Ma l’apporto decisivo è stato dato dalla collaborazione sinergica tra il Centro Studi Piero Calamandrei" e l’ANPI locale di Senigallia. A nome dell’ANPI Carlo Riginelli ringrazia il Presidente del Centro Gian Franco Berti e sottolinea la collaborazione con la Giunta Comunale e l’Assessorato alla Cultura: "Siamo in tempi bui per la politica, in cui la Resistenza rischia di vedere distrutti i propri ideali. Questo spettacolo rappresenta il compimento delle nostre azioni".
E Mauro Pierfederici approfitta dell’occasione per ricordare che il giorno successivo allo spettacolo sarà inaugurata la sezione locale dell’ANPI, che già conta su 60 iscritti: "A coloro che ritengono di dover difendere certi valori chiediamo di iscriversi e di portare a teatro anche i ragazzi, perché questo è un appuntamento importante dal punto di vista civile e spettacolare".
di Simone Paolasini
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