Scusi, ma questa è Piazza Saffi?
FUORI PROGRAMMA 35 di Stanco in Vacanza a Senigallia
Quando si ritorna da un lungo viaggio ci si aspetta per lo meno di ritrovare quei luoghi pubblici tanto cari ed abitudinari esattamente come sono stati lasciati prima della partenza. Ma l’Italia, si sa, è anche il paese delle mille sorprese. E allora può capitare al rientro di non riconoscere più nemmeno intorno a casa e di rischiare pure una multa salata.
Ditemi a chi non piace ritornare da un lungo viaggio e ritrovare quei luoghi cari ed abitudinari della propria città. Ditemi a chi non piace raggiungere questi posti nella stessa maniera di sempre. Ditemi a chi non piace rivivere quelle consuetudini quotidiane nella propria località fatte di piccole cose: il caffè o l’aperitivo al bar, il pacchetto di sigarette, il vassoietto delle paste, i tre etti di sardoncini, la piccola commissione veloce, quattro chiacchiere con gli amici.
Se però, tutto d’un tratto, per volere dall’alto, ci si accorge che in quelle zone sono cambiate molte cose e ciò che era comune diventa oramai quasi impossibile bisogna rassegnarsi per l’ennesima volta e sopportare il “callo”.
E’ il caso dell’entrata di Piazza Saffi, la più bella porta del centro storico di Senigallia, il benvenuto alla cittadella vecchia, la bocca della cultura, dei mestieri, delle attività, della tradizione e dell’istituzionalità, ridotta ad un accesso di un cantiere della Complanare.
Tant’è che risulta praticamente irriconoscibile.
Ai lati della già piccola imboccatura due marciapiedi esagerati, uno dei quali in piena esecuzione con i lavori in corso, ricoperti di pietre a vista, stile grandi viali metropolitani. La parola d’ordine da qualche anno a questa parte è infatti una sola: pedonalizzare…tutto e senza misura. Anche i marciapiedi stessi.
Una metà della già esigua sede stradale rimanente viene occupata da due pedane giganti e perenni con sedie e ombrelloni per la clientela dei bar a fianco. In stile per nulla classico e non propriamente addicente ad un centro storico. Prendere il caffè alle otto di mattina di gennaio, in poltroncina, sul palco rialzato, fa sicuramente molto chic, o meglio ancora l’aperitivo alle sette di sera, e dona particolarmente al piano di riqualificazione settecentesco del centro storico, specialmente alla voce “presenza di consumatori semi-congelati”. Alla faccia proprio di quel progetto che prende il nome dell’architetto Cervellati, voluto col pugno di ferro dalla stessa amministrazione, ma che risulta a tutt’oggi incomprensibile proprio perché disapplicato anche in quelle situazioni più semplici da modificare.
Ora, rimangono circa sette metri lineari di sede stradale percorribile per entrare/uscire, quattro dei quali sono spesso ostruiti da transenne mobili riportanti le nuove disposizioni della zona a traffico limitato. Persino in sella ad una bicicletta risulterebbe difficile transitarvi visto l’esiguo spazio rimanente e utilizzato anche da passanti che sembrano più che altro operai sull’uscio di una fabbrica.
La segnaletica poi è sicuramente molto chiara.
Due dischi sulle balaustre indicano senza mezzi termini divieto di transito per tutti. Ma a lato s’erge fra le siepi contornanti le pedane un palo con: divieto di transito generico per zona a traffico limitato ad eccezione delle categorie autorizzate, tra cui compare anche quella del carico/scarico consentita come parcheggio a disco orario in orari ben definiti. Ora bisognerebbe capire da quando in qua una operazione di carico/scarico viene concepita come parcheggio a disco orario. Altra novità degli ultimi tempi, forse…
In ogni modo, vista l’impossibilità per i corrieri di entrare nella “città proibita” dopo le ore dieci del mattino ecco la risoluzione: l’imboccatura della piazza diventa uno scalo merci a tutti gli effetti. I pochissimi metri quadrati utili al passaggio vengono già saturati da tre-quattro furgoni e il transito da e per il centro storico, anche ciclo-pedonale, va in subbuglio.
Chi non è ancora abituato e a conoscenza delle ultime norme, vedi mancanza in città per lungo tempo, si potrebbe ritrovare a svoltare con una certa sicurezza da Viale Leopardi per entrare in piazza, abituato alla vecchia viabilità. Di conseguenza incapperebbe in una inchiodata di freni davanti al divieto e inversione rimediata in mezzo al traffico delle ore di punta.
Se non bastasse tutto ciò ecco allora anche i lavori di riqualificazione dei Giardini Catalani.
Qui il marciapiede di contorno era stato rinnovato recentemente dopo anni di cedimenti e usura. Non si poteva dunque attendere un pochino ancora i nuovi lavori generali. Bisognava assolutamente fare un battuto d’asfalto da distruggere poi qualche mese più tardi una seconda volta.
Per la realizzazione di questa serie di opere è stato ovviamente necessario ricoprire tutta l’area con classiche transenne cantieristiche, dall’angolo del teatro di Via Pisacane all’entrata di Piazza Saffi. Senza accennare poi nulla al parziale abbattimento dei pini secolari per ridare luce alle mura storiche.
Non fosse ancora sufficiente ecco l’arguzia, il colpo d’ingegno nostrano, quel pizzico di insana iniziativa che rende la mente italiana famosa in tutto il mondo.
Nella oramai già tetra imboccatura di Piazza Saffi, qualcuno ha ben pensato di porre pure sui parapetti dei lavori il tabellone degli annunci funebri che era lungo Viale Leopardi.
Ora il quadretto è veramente idilliaco. Provare per credere!
Scattare una foto di Piazza Saffi da Largo Puccini ed inviarla agli amici con scritto: saluti da Senigallia.
da Stanco in Vacanza a Senigallia
Noto che stiamo fermi alle banalità...secondo te, dove dovevano metterle le transenne per delimitare i lavori ai giardini e al marciapiedi?
e dato che la via è una delle principali della città, dove li spostavano gli stalli di carico e scarico? Cioè, voglio dire non hai fatto una singola proposta in tutto l'articolo...e infine: parli del fatto che vuooi andare a prendere il caffè parcheggiando l'auto ad un centimetro dal tavolino o cosa? perchè non riesco a comprendere...
La domanda è: certe cose (per esempio Piazza Saffi) non erano meglio com'erano prima?
Il piano Cervellati...l'anno scorso Campanile stava parlando della necessità di adottare scelte condivise e che una certa cosa non si poteva fare perchè non era condivisa...Poi disse: "Guarda il Piano Cervellati: all'inizio non lo voleva nessuno..."
Non so bene la storia ma se uno insiste ostinatamente per fare una cosa la conrtoparte prima o poi potrebbe desistere dall'opporsi il che non vuol dire che la appoggi...
"vorrei rivedere Piazza Saffi com'era dieci anni fa e indietro! UGUALE!!! Anche aperta alle auto!"..
ma scusami tanto: io le auto non le voglio...mi sembra un controsenso pedonalizzare il corso e poi permettere che le auto arrivino a un centimetro da esso. Inoltre, basterebbe parcheggiare già allo stadio o in viale leopardi o alla pesa pubblica e in due minuti ti ritroveresti nel tuo amato bar,,,facendo così pure due passi che per la salute non fanno male...
Mi domando anche se a chi odia le auto convenga vivere in una città...forse meglio la campagna!
Se non hai capito il senso di questo articolo te lo riassumo ancora in tre domande semplicissime: 1) E' bella l'entrata di piazza Saffi oggi, così com'è? 2) Si poteva lasciare com'era prima, almeno quella piazza, o era assolutamente indispensabile metterci mano? 3) Certe scelte, tutte assieme nel loro contesto prodotto, possono essere discutibili e oggetto di osservazioni o no?
non erano meglio com'erano prima?
Assolutamente no!
Dopo il blocco del traffico nel centro storico, e qualche giorno prima che iniziassero i lavori nei giardini, ho visto la piazza molto piu bella senza auto parcheggiate ovunque, e senza il via vai di genitori che vorrebbero prendersi il loro figlio parcheggiando a fianco del suo banco in attesa della campanella, magari con l'auto accesa per non prendere freddo.
Io avrei tolto anche i parcheggi alla piazzetta di fronte alla scuola, io non sono piu tanto giovane e non ho avuto mai bisogno che qualche genitore mi venisse a prendere a scuola, ho sempre camminato a piedi sia con il caldo che con il freddo, e non sono morto (come si dice), tra l’altro i lavori stanno per terminare e il via vai riprenderà (purtroppo) ma una sede stradale ridotta o passaggi dove ti viene da dire: TE DEVO PURTA’ FINA A MALI? MA SEI MATT’ TE LASCIO ALL’INCROC’ DE L’OVIESS!
In molte città mondiali stanno portando (per cosi dire), all’esasperazione l’automobilista per disincentivare l’uso dell’auto dentro la città!
Per quello che riguarda le pedane hai ragione non sono un gran chè ma se a gennaio qualcuno prende un caffé non mi da fastidio, ma le auto accese in piazza ad inquinarmi i polmoni mi fa girare i cabasisi.
Con questo strumento si accettano i commenti di tutti, come vedete. Dunque se a qualcuno piace l'entrata del centro storico di piazza Saffi com'è raffigurata attualmente nelle foto, sono contento per loro. Magari, però, se codesta stessa libertà di esprimersi venisse concessa da chi governa prima di prendere tali decisioni/scelte, forse avremmo città fatte diversamente...
se fino al 2002 si entrava in piazza Saffi con l'auto, si accedeva nelle vie Oberdan e Chiostergi, si parcheggiava gratuitamente con la sosta max 30 min., si potevano così compiere tante piccole e veloci commissioni senza disturbare nessuno, e tutto funzionava per il meglio, perchè durante questa ultima decade è stato proibito man mano tutto ciò?? Si spieghino pubblicamente e dettagliatamente le motivazioni che hanno portato a queste scelte. Se senzate, sarò felice di accettarle riconoscendole necessarie. Anzì, prometto pure un articolo celebrativo... Altrimenti per me ogni decisione infondata e non giustificata sarà frutto di un personalismo amministrativo o una ossessione mentale. E facile svegliarsi una mattina e annunciare la chiusura al traffico di viale Leopardi. Perchè magari ci vive qualcuno che conta o per motivi generici di inquinamento...
Il piano Scervellati prevedeva, oltre alla pedonalizzazione del nuovo centro storico, tanti parcheggi interrati,coperti,scoperti etc.Come al solito Mangelon e company sono partiti in V marcia.Quindi nuovi lavori qua nuovi lavori là e foto sui giornali comprendendo anche la fetta quotidiana delle tv locali (se vede che Ilvio insegna bè)Levando i posti macchina in via Oberdan e via Chiostergi doveva essere liberata piazza Simoncelli dal mercato e lasciata al parcheggio ( in do el dan quel film????)Quantè che volete scommette che in occasioni del jaambooreee e le altre manifestazioni le moto e altro entreranno lo stesso nelle nuove aree pedonali???? Quando ce sarà la fiera de sant'Agostin el parcheggio Baviera è dei bancararellari e basta , quei pochi armasti (piazza del duomo) el dam al vescovo pei giardini e via naltri pò de posti macchina.Questa è la politica de Mangelon e la zarina attuata parto in V e se cappello è colpa degli altri!!!!!!Ma quel che è peggio sono le opposizioni che non fanno nulla per contrastare queste grandi cazzate!!!!!Anzi tutti è ma lì a fass vede de belli.Paghi le tasse sulla macchina e sei penalizzato...ma Mangelon e company non vanno a piedi........
Stanco è un nome intransitivo
ma a questo ancora lo fate scrivere? ci vuole un bel coraggio! se è perennemente in vacanza a Senigallia si vede che proprio non ha un ..zzo da fare! che se ne vada altrove a criticare o in una beauty farm a curarsi dalla sua dichiarata stanchezza!
Non vi invidio affatto...Sapete perchè? Io almeno, parlando altre 4 lingue un posto dove sentirmi meglio e libero lo trovo di sicuro senza dover leccare il culo a nessuno per vivere o fare l'orto di casa mia...
dopo la pubblicazione di questo articolo il consigliere Pazzani ha presentato una interrogazione in Consiglio Comunale in materia di arredi urbani da cambiare con il Piano Cervellati approvato. E relativa risposta dubbiosa del sindaco. Un'altra casuale coincidenza, naturalmente...
Nella stessa seduta dell'assise comunale, il consigliere BUCCI presenta una interrogazione sulla Z.T.L. di piazza Saffi approvandola, ma lamentando la scomparsa di parcheggi per ciclomotori (in una area la cui segnaletica proibisce il transito anche ai motorini). Risponde l'assessore Campanile rassicurando di farne nuovi fuori e di rinforzare la segnaletica dei parcheggi. Naturalmente, anche in questo caso si tratta di una banale coincidenza...
http://www.60019.it/index.mv?senigallia=Senigallia+citt%E0+con+la+Bandiera+Blu+ed+un+Consiglio+Comunale...+in+Giallo%21&fname=60019rubriche_leggi&num_rubr=1&num_art=1302733955
stanco ma davvero sai 4 lingue? a parte l'italiano e il sinigajes quali sono le altre 2
MA mi dite quali sono questa 4 lingue parlate da stanco? lo sbruffonese non vale, non è una lingua ma solo 1 dialetto! Resto curioso, chi sa quali sono e 4 lingue parlate dal nostro inchiestista d'assalto ce lo dica, Senigallia VUOLE sapere, savoir, to know, verstehen...
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