Concessioni balneari, OaSI replica a SIB e FIBA
"Preoccupazioni strumentalizzate: la manifestazione si è rivelata inutile. Firmino la bozza d'intesa"
In merito a quanto apparso nei giorni scorsi sulla stampa, O.a.S.I. Confartigianato, tirata per la giacchetta impropriamente dal SIB Confcommercio e Fiba Confesercenti sottolinea quanto segue.
Avevamo deciso di non aggiungere nulla sulla manifestazione “romana” soprattutto per non creare imbarazzo a chi non sa a tutt’oggi che strada prendere. Tuttavia, anche per fare chiarezza nei confronti degli oltre cinquanta associati che ci hanno scelto per la nostra coerenza, chiarezza e serietà, diremo una volta per tutte come stanno le cose.
In primis ciò che ci sta veramente a cuore è, e rimane, la salvaguardia delle nostre imprese balneari ed è per questo che pur non partecipando alla inutile (così si è rivelata) manifestazione di Roma, abbiamo lasciato la massima libertà a tutti coloro che, associati ad O.a.S.I., erano interessati a partecipare.
Oltre a ciò, com’è noto, il Governo italiano sta chiudendo la procedura di infrazione promossa dall’Unione Europea al nostro paese in quanto il rinnovo “automatico” della licenza era contrario alla direttiva Bolkestein e più in generale alla libertà di stabilimento che prevede che le risorse pubbliche non potranno, da oggi in poi, essere attribuite senza una procedura di evidenza pubblica.
La disciplina delle procedure con cui verranno attribuite le future concessioni è in discussione attualmente fra Stato, Regioni e Associazioni di categoria che hanno prodotto un documento unitario utile ad arrivare ad una legge quadro che possa salvaguardare quanto più possibile il concessionario uscente.
La comprensibile preoccupazione degli operatori balneari è stata però troppo spesso strumentalizzata da chi persegue come obiettivo primario (SIB Confcommercio e Fiba Confesercenti) il non aumento dei canoni pertinenziali, caratteristica delle “licenze per contratto” presenti in prevalenza sul litorale tirrenico.
A tale proposito si fa presente che attualmente sono presenti nel panorama balneare due tipologie di licenze, quelle per “contratto” (in prevalenza litorale tirrenico) e quelle per “concessione” (in prevalenza litorale adriatico).
Perciò sotto la bandiera dell’aumento dei canoni pertinenziali sono finiti anche quegli ignari operatori balneari delle Marche che in buona fede sono andati a Roma pensando di contribuire alla propria causa ovvero il rinnovo della concessione pensando possibile, addirittura uscire dalla Bolkestein.
E’ bene perciò che gli operatori balneari marchigiani focalizzino la propria attenzione su un unico obiettivo realizzabile e non demagogico, basato sulla propria professionalità, sul riconoscimento degli investimenti effettuati”.
Martedì prossimo, 12 aprile, la bozza di intesa istituzionale verrà sottoposta alla firma delle associazioni e sarebbe quanto mai opportuno che SIB e Fiba, invece di alimentare false illusioni, sottoscrivessero tale documento.
da Confartigianato ARCOS di Senigallia
UI balneari devano andare in deroga alla Bolkestein!!!
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