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Gettone di presenza, inizia la bagarre a Senigallia

Fiore lancia la proposta, la I Commissione esamina. Paradisi e Marcantoni replicano. E Monachesi chiude.

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Comune di SenigalliaDopo la proposta della lista civica Vivi Senigallia di aumentare il gettone di presenza dei Consiglieri comunali e di adeguarlo perlomeno al tempo e all’impegno che l’attività politica sottrae, scoppia la bagarre tra gli esponenti cittadini. Se da un lato c’è chi pensa che il compenso vada percepito come mero rimborso spese, dall’altro c’è chi vorrebbe iniziare a considerarlo una vera e propria retribuzione e in quanto tale da adeguare a patto che il "lavoro" venga svolto con passione e dedizione. Quindi escludendo chi alle sedute se ne va via prima o arriva per discutere un solo punto, e facendoci rientrare chi invece affronta più sedute ma riceve solo un gettone.

E’ dunque di martedì 5 aprile la notizia che la I Commissione, presieduta da Mario Fiore, Vivi Senigallia, abbia intrapreso un percorso per cercare di capire come funziona il meccanismo di attribuzione del gettone di presenza e quali margini ci siano per un eventuale aumento dei 26 euro netti per ogni gettone. Una riunione da cui sarebbe uscito infine l’incarico per il Dirigente degli Affari Generali del Comune di Senigallia Paolo Mirti di relazionare la normativa e gli "spazi di manovra" su cui intervenire.

Un pensiero che secondo l’opposizione di Fabrizio Marcantoni (Futuro e Libertà) e Roberto Paradisi (Coordinamento civico) sarebbe "disgustoso" soprattutto perchè relazionato ad un momento di grave crisi in cui "ai cittadini di Senigallia si chiedono sacrifici e viene loro imposto l’aumento delle tariffe comunali, delle rette relative alle mense scolastiche, dei parcheggi, della tarsu, …"

Enzo MonachesiSulla stessa linea anche il Presidente del Consiglio comunale Enzo Monachesi che ribatte come la funzione del gettone sia solo quella del rimborso spese, mentre il segnale politico che si dà ai cittadini sarebbe una specie di autogoal: "Semmai io mi vanterei del fatto che a Senigallia la politica non specula sulla crisi, non cercherei la protesta" è il commento dell’esponente IdV locale.

Sulla questione il Presidente della I Commissione Fiore avrebbe sollevato anche il caso di Fano dove il gettone di presenza sarebbe più alto: "Vorremmo capire come ciò sia possibile".

Ma la polemica verte anche su chi avrebbe diritto e chi no ad un gettone di presenza quando alle sedute civiche c’è chi partecipa in maniera parziale, altri in maniera totale ma senza mai intervenire e alcuni senza mai essere presenti.
Secondo l’esponente di Vivi Senigallia non sarebbe giusto attribuire lo stesso gettone a chi partecipa in maniera parziale o totale alle sedute. Idem per chi partecipa a più sedute ma riceve rimborsi solo per una.
Fabrizio Marcantoni e Roberto ParadisiLa replica di Marcantoni e Paradisi si articola su due livelli.
Primo: "il ruolo del consigliere comunale non è paragonabile a quello del parlamentare o del consigliere regionale (chiamati a svolgere a tempo pieno l’attività innanzitutto legislativa)".
E secondo: "Il gettone venga tolto anche ai “fannulloni” veri: a quelli cioè che, in consiglio comunale, si presentano senza aver studiato le pratiche, senza prendere la parola (perché nulla hanno da dire), senza fare un solo intervento costruttivo che non sia leggere un comunicato di ringraziamento al sindaco o all’assessore di turno per il lavoro svolto, senza svolgere l’attività ispettiva nei vari uffici, senza esercitare la prima prerogativa di un consigliere comunale che è il controllo dell’azione amministrativa".

A mettere la parola fine (per ora) ci pensa Monachesi: il gettone di presenza non lo stabiliscono i consiglieri, ma il Ministero dell’Interno, che ogni tre anni, con decreto ministeriale, lascia la possibilità di adeguare i gettoni di presenza agli indici Istat e in proporzione al numero di abitanti della città.

di Carlo Leone

Carlo Leone
Pubblicato Mercoledì 6 aprile, 2011 
alle ore 14:52
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Commenti
Ci sono 5 commenti
Franco Giannini 2011-04-06 16:32:17
26 o 52 non è che cambia la vita
1)Se quanto affermato dal Presidente Monachesi risponde a verità, cosa che non metto in dubbio, sta a significare che qualcuno è ignorante in materia, perchè antepone i suoi interessi ancor prima di studiarsi le leggi. cosa questa di per se che provoca un autogol alle sue capacità di Amministratore tuttofare. Indubbiamente sa difendere i PROPRI interessi, molto meno quelli di noi CITTADINI. Non sempre chi guadagna di più, sa lavorare meglio. Diceva il mio titolare, prima di chiedermi l'aumento, ti sei chiesto che cosa mi hai dato in più, e se si dimostramelo ?
2) L'incarico ricevuto attraverso le elezioni non è un SALVAVITA, è una "onoreficenza" (che se uno è poi capace....da sempre i suoi buoni frutti) se la cosa invece non interessa più, può sempre recedere (anche se ne doveva conoscere già da prima sia i doveri che i diritti che esso comportava).
3) Prima battetevi per la riduzione degli emolumenti che invidiate ai Consilieri Regionali e agli Onorevoli, scandalosi anch'essi, poi (come diceva il mio titolare) potete pretendere ... Intanto cominciate a portarvi avanti con il programma di studio, esponete il Vs. disappunto alla nostra concittadina senatrice. Chissà che non vi ascolti nella riduzione che andrete a richiederle. Sappiate comunque che anche con il raddoppio del gettone, non vi arrichireste. Il portafogli resterebbe piatto come altrettanto lo resterebbero le teste dei scaldabanchi. Allora perchè, visti i tagli governativi, non proponete di ridurre i Consilieri del 50% incamerando poi voi il loro gettone di presenza ... non ci sarebbero incrementi di spesa, Brunetta sarebbe contento, i Blà-blà andrebbero a nanna prima con guadagno di tempo, alla mancanza della presenza degli "assenti" nessuno farebbe caso e ne deriverebbero, forse,Consigli pratici, intelligenti e più veloci. Spero solo, comunque,ed ho timore, che il frutto di questo parto geniale della Politica che di questa fa il suo "hobby, passione, dedizione", non venga portata in aula, perchè sono certo che, per le ragioni più astruse, sarebbe purtroppo votata positivamente.
Anonimo2011-04-07 11:16:38
vergonatevi!
vergogna vergogna vergogna....... mi faccio schifo da sola ad essere cittadina senigalliese per tutte le cose che sento e che vedo..... visto che si scrive l'articolo per far sapere ai senigalliesi che in comune si vogliono aumentere gli stipendi, fate sapere ai senigalliesi che lavoro per una coopoerativa che fa asistenza domiciliare ad anziani e persone disabili gestita dal comunee che dopo 5 anni di lavoro ancora la mia paga oraria è di euro 6.50, e non solo,mi sono pure vista ad abbassare le ore di lavoro che da 18 ore settimanali sono diventate 12 ore settimanali....e non finisce qui... siamo costretti giustamente ad usare il mezzo di proprieta' nostra per spostarci da un utente all'altro e per portare loro a fare delle commissioni,visite,spesa ecc ecc..... per un rimborso chilometrico di 21 centesimi......fate sapere a tutti queste cose..... il comune, e chi ne è a capo e lo dirige, si deve vergognare, vergognare, vergognare........sono queste le cose che tutti devono sapere, è troppo semplice far vedere sempre le cose che vengono realizzate e vantarsene pure, ma le cose che non vanno? chi ha deciso e proposto questa idea di aumentare lo stipendio ai consiglieri comunali pubblicasse la sua busta paga se ha il coraggio......è veramente una schifo, credo che stiamo proprio arrivanda alla frutta.......
Ugo Bartolucci 2011-04-07 11:45:10
Grande Capo 610
Bene bene. Attenderò, con una certa impazienza, che il signor Mirti faccia le ricerche del caso e poi ne leggerò la relazione sul sito. Il mio problema però è: nel mentre, io, che farò? Come potrò mai colmare questo periodo d'attesa senza farmi prendere dall'ansia del saper la risposta? Per radio, verso le 17:30, credo su radio 2, trasmettono il programma "Sei, uno, zero". Dai microfoni il Grande Capo Esticazzi ci suggerisce sempre delle risposte sui temi fondamentali del nostro vivere. L'altra volta commentò così la storia tra Pato e Barbara Berlusconi: "...Esticazzi, pensa, che son giovani...". Questa sera chiamerò il grande capo e gli chiederò: o Grande Capo lo sa che il Consiglio Comunale di Senigallia sta deliberando in merito al gettone di presenza se passarlo da 26 € a 52 € piuttosto che 37,50 €?...Esticazzi, pensa, che...
Anonimo2011-04-07 15:38:49
Ciao Ugo.
Ho già preso posizione sul gettone di presenza lo scorso anno appena sono stato eletto. Sai come la penso e sai cosa ne faccio. In Conferenza Capogruppo ricordo che uno dei primissimi atti se non il primo che ho presenatto fu un ordine del giorno per la devoluzione del gettone di presenza dei consiglieri comunali; non è mai arrivato in Consiglio. Sono stato attaccato da tutti.

Nel giugno dello scorso anno ho riproposto un ordine del giorno diverso; devolvere il gettone di presenza di quella seduta a favore di un'associazione ONLUS; bocciato. Solo il Pdl ha votato a favore.

Sono contrario all'aumento, agli adeguamenti, ai riallineamenti e a tutte qulle diavolerie linguistiche che escogitano per far lievitare l'emolumento. La politica deve essere un servizio; solo un servizio.

Togli dai 28 euro le spese di stampa, la carta e poco altro e vedrai che la prestazione a seduta è pagata anche troppo. Quello che sta avvenenedo in questi giorni è grottesco.

Pensa che tra ieri e oggi sono stato fermato 4 volte; tutti a dirmi " ah vi siete aumentati lo stipendio"; un onesto lavoro di un anno in Consiglio e nelle Commissioni buttato al vento. Ecco l'immagine che rimane ai cittadini; prova a dirgli che i consiglieri non sono tutti uguali.

Ciao.
Tiziano Pazzani
Ugo Bartolucci 2011-04-08 07:31:03
Ciao Tizio. Sì mi ricordo bene di quell'atto. Quello che colpisce di questa nuova vicenda è che si possa perdere del tempo, che potrebbe essere impiegato meglio, a capire se si può far "lievitare" il gettone di presenza da 26 € a 52 €. Giannini, giustamente, nel titolo del suo commento scrive: "26 o 52 non è che cambia la vita". Sono in accordo con lui. Un'altra cosa che trovo divertente è che l'aumento di emolumento andrebbe dato a chi svolga il lavoro con passione e dedizione. Trovo questa cosa assai foriera di sviluppi. A quel punto io nominerei una commissione esterna costituita da: psicoterapeuti, sensitivi e uomini sensibili che siano capaci di determinare quanta passione ognuno dei consiglieri metta; ad esempio potrebbe succedere che uno della commissione dia di gomito ad un altro e dica: "oh, hai visto quel consigliere? Dorme" e l'altro: "Non dorme, medita." Ovviamente la commissione si metterebbe subito al lavoro per definire cosa si debba intendere per: "dormire". Probabilmente verrebbe fuori la seguente conclusione: "il consigliere dorme solo se si sente distintamente il suo russare e ha la goccia al naso". Sarebbe senz'altro un duro lavoro per la commissione ma verrebbe pagata profumatamente. Ciao ciao.
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