Senigallia darà una mano alla Libia e ai suoi profughi raccogliendo medicinali e fondi. E poi li porterà nel sud est della Tunisia, al confine con la Libia, dove migliaia di persone vivono nel campo profughi di Ras Jadire. E’ questo il segno concreto che il Comitato "Uniti contro la Crisi" ha voluto dare a livello nazionale e locale aderendo alla Campagna "Uniti Per La Libertà!". Campagna che proseguirà con una carovana dalla Tunisia alla Libia per portare il materiale raccolto (medicinali, strumentazioni mediche e chirurgiche, latte per bambini) alle popolazioni che si stanno ammassando e che non riescono più a trovare spazi o cure.

Per questo domenica 3 aprile, dalle 17 alle 19:30 in piazza Roma a Senigallia, come in tante altre piazze d’Italia, proprio il comitato allestirà un banchetto informativo e di raccolta di alcuni dei seguenti materiali e medicinali che possono essere d’aiuto in una vera e propria crisi umanitaria (l’elenco completo – pdf, 41 KB):

– Maschere e bombole d’ossigeno;
– forbici, pinze, bisturi;
– Garze, guanti sterili, Bende di fissaggio e compressive, garze, filo di sutura, siringhe;
– lenzuola e coperte, letti per malati, cartelle cliniche;
– apparecchi per misurare la pressione e per l’elettrocardiogramma, vecchie stampelle;
– Adrenalina, Atropina, Dopamina;
– Soluzioni per flebo;
– Spasfon, Spamed;
– Tagamet, Uldine, Lanzopral…;
– Gardènal, Valium, equant.

Insomma l’elenco è lungo e c’è tempo fino a martedì 5 aprile per raccogliere tutti questi medicinali e materiali che in Tunisia stanno diventando fondamentali. Materiali che, aggiunti a quelli che potranno essere comprati sul posto (dove costano ancora meno) e per cui è stato allestito un conto corrente per le donazioni, saranno caricati su un primo camion che partirà mercoledì 6 aprile.

A questa carovana per la Libia e la Tunisia (ma sul campo si stanno raccogliendo anche profughi eritrei e somali) parteciperanno anche due giovani senigalliesi.
A tal proposito Marianna Lombardi, una delle due attiviste in partenza ci dice che "la richiesta d’aiuto è partita in collaborazione con un tunisino a Jesi che è in contatto con alcuni attivisti sul campo. Se inizialmente i profughi erano quasi 30.000, ammassati al confine tra Tunisia e Libia, ora le condizioni peggioreranno drasticamente perchè stanno arrivando tutte quelle persone ferite dai combattimenti. Ecco perchè è importante agire subito".

Per aderire alla Campagna "Uniti Per La Libertà!" si può contribuire in più modi: oltre al banchetto informativo e di raccolta di domenica 3 aprile in piazza Roma, sono presenti nelle farmacie della città delle scatole per la raccolta dei medicinali necessari. Raccolta che interesserà anche (e ovviamente) Asur, Caritas e ambulatori.

Per la raccolta fondi è possibile effettuare la propria donazione al C/C Banca Etica dell’Associazione Ya Basta! Marche – IBAN IT41R05018028 0000 0000 112064, indicando come causale "Carovana Tunisia".

Lo scopo di questa iniziativa, cui hanno aderito tutte le componenti interne al Comitato "Uniti contro la crisi" di Senigallia, dunque è prettamente umanitario, quasi una risposta "concreta" alle "sterili polemiche della destra sull’accoglienza dei profughi" – ci dice Nicola Mancini che continua: "Dobbiamo lavorare sui profughi e sulle vittime della guerra perchè questo è la vera faccia della guerra. Finora non si sta parlando di diritti umani, ma solo di controllo delle risorse per il post-Gheddafi".

di Carlo Leone