Si impicca nell’ufficio imprenditore edile di Marina di Montemarciano
Il corpo scoperto dagli impiegati cui aveva dato appuntamento. La ditta era in difficoltà economiche
Luciano Federici si è impiccato nell’ufficio. Lo hanno trovato così i cinque dipendenti dell’impresa edile Serrani di Marina di Motemarciano. L’hanno trovato appeso con una corda al soppalco. Una corda che si era portato con sè, gesto dunque probabilmente premeditato, dopo aver preparato medicine e colazione ad uno zio.
I soccorsi del 118 sono stati allertati verso le 9:30 di mercoledì 30 marzo proprio dai dipendenti cui Federici aveva dato appuntamento verso le 8:30 in ufficio. Insospettiti per il ritardo e visto che non rispondeva nessuno al campanello hanno deciso di forzare una delle finestre.
Il corpo dell’uomo 60enne appeso al soppalco nel suo ufficio, legato con una corda al collo. Una scelta di cui ancora non si sanno le cause ma che sembra sia dovuta ad alcuni ritardi nei pagamenti che lo avevano messo in serie difficoltà economiche tanto da non riuscire nemmeno a pagare gli stipendi.
Incensurato, non noto alle forze dell’ordine, senza moglie nè figli, Federici lascia la madre Piera e la sorella Ave, oltre agli zii che visitava regolarmente per preparare colazione e somministrare le medicine.
L’ispezione cadaverica ha confermato la morte per asfissia.
di Carlo Leone
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