La partecipazione del Sindaco di Corinaldo alla giornata nazionale sul risparmio energetico al Castello di Rivoli, in provincia di Torino, lo scorso febbraio, non può che suscitare qualche riflessione in chi, come noi, da anni svolge un lavoro paziente di controllo e di verifica dell’operato dell’Amministrazione, onorando così il nostro impegno con gli elettori.

Auspichiamo, per il bene dei corinaldesi, che questa missione fuori regione, una delle tante che Sindaco e Amministratori si concedono a spese del Comune, sia l’occasione per riflettere, a partire dal risparmio energetico, sul risparmio in quanto tale, o meglio sul miglior modo per spendere denaro pubblico, che è semplicemente la missione principale di ogni amministratore.

Se fosse un tema si potrebbe intitolare: “il risparmio, questo sconosciuto”.

E non vorremmo che, proprio per cominciare a risparmiare, i nostri Amministratori abbiano pensato bene di non organizzare cerimonie ufficiali in occasione del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, mentre in tutti i centri limitrofi e non, anche i più piccoli, è stato un proliferare di iniziative e manifestazioni.

Purtroppo, invece, la disponibilità di tanti soldi, che derivano dalla presenza nel territorio di Corinaldo della discarica, insieme ad una inadeguata capacità progettuale, hanno generato e continuano a generare una serie enorme di sprechi, che vanno da opere che stanno sotto gli occhi di tutti, come la rotatoria della Nevola, fino ai mille rivoli in cui il denaro defluisce senza una vera utilità per i cittadini.

La rotatoria, appunto, il cui costo si è aggirato intorno ai 115.000 Euro (solo per abbellimento ed illuminazione!), rappresenta l’esempio più palese: oltre allo spreco, si tratta di una idea pacchiana e di un monumento al cattivo gusto.
 
Poi ci sono le “piccole” spese, che ovviamente piccole non sono: qualche mese fa è stato inviato a tutte le famiglie un depliant, di pura propaganda, intitolato “Corinaldo: Città del Sole”, una pubblicazione, ricca di fotomontaggi, passata inosservata ai più, della quale veramente non si sentiva l’esigenza, dove i nostri amministratori fanno bella mostra di sé; potrebbe essere utile per le prossime elezioni, nel caso qualcuno avesse intenzione di candidarsi; intanto i corinaldesi pagano, e pagano caro: quel depliant è costato alle casse del Comune la bellezza di 8.500 € circa, quando il prezzo di mercato, appurato, non supera i 1.500-1.700 € (N.B. su questa spesa c’è in corso un approfondimento da parte della Corte dei Conti!).

Altri esempi possono essere fatti: i tanti interventi, passati ed attuali, su strade, vie e piazze, che, seppur doverosi, evidenziano una sproporzione tra quanto speso e quanto in realtà sarebbe stato necessario; l’arredamento della sala consiliare e di altri uffici; l’acquisto, necessario solo in parte, di vestiario per il personale della Protezione Civile e di addetti ad altri servizi; la concessione di contributi ad Enti, Associazioni e Gruppi di Preghiera senza corretta rendicontazione.

Sono segnali piuttosto preoccupanti della disinvoltura con cui si spendono i soldi pubblici, che invece potrebbero essere usati in maniera più oculata e più utile ai cittadini, realizzando, per esempio, un centro di aggregazione giovanile, istituendo borse di studio per neo-laureati, master o stage formativi, potenziando l’assistenza alle famiglie, agli anziani ed ai disoccupati; sostenendo concretamente le attività del centro storico. Di necessità impellenti ne è piena, purtroppo, anche la nostra realtà.

Ma siamo in periodo di bilanci e, mentre assistiamo, impotenti, allo scivolamento del paese verso valle, speriamo che, di ritorno dalla giornata al Castello di Rivoli, la lampadina del risparmio si accenda anche nel nostro Comune.

dal Gruppo Consiliare "Uniti per Corinaldo"