Senigallia sotto choc per la morte di Marco e Veronica: funerali al Duomo
L'ipotermia la causa dei decessi; sull'incidente aperte due inchieste ma ancora la dinamica non è chiara
Non si è trovata ancora la causa certa della morte dei due giovani senigalliesi Marco Manoni e Veronica Esposto Berardinelli, 23 e 24 anni, deceduti – probabilmente per ipotermia – in mare durante una gita in barca. Il natante in vetroresina di tre metri di proprietà della famiglia del ragazzo non riporta infatti alcun danneggiamento o falla che potesse spiegare la presenza dell’acqua a bordo.
Ancora molte domande senza risposta dunque nella drammatica uscita in mare che ha messo sotto choc i familiari, gli amici e l’intera città. E’ di sabato 26 marzo la notizia che il Sindaco Maurizio Mangialardi proclamerà il lutto cittadino il giorno dei funerali dei due fidanzati. Funerali per i quali si sta pensando alla data di martedì 29 Marzo: sarà la Cattedrale di Senigallia il luogo in cui verrà dato l’ultimo saluto a Marco e Veronica, in un’unica cerimonia. E’ stata invece fissato per lunedì 28 l’esame autoptico, previsto inizialmente per sabato 26, che darà una risposta ufficiale alle cause delle morti, ma probabilmente non alle dinamiche.
Marco Manoni, 23 anni, impegnato nel servizio civile, sportivo appassionato di calcio a 5 e immersioni subacquee; Veronica Esposto Berardinelli, 24 anni appena compiuti, lavorava come designer in uno studio di Ancona e stava per prendere il brevetto di sub che Marco già possedeva: entrambi sono morti per ipotermia dovuta alla temperatura di circa 6 gradi scesa con la notte.
Ancora gli inquirenti non sono riusciti a chiarire la dinamica dell’incidente: è stata presa in considerazione da parte della Capitaneria di Porto di Ancona l’ipotesi che una barca o una nave di dimensioni molto maggiori abbia provocato un’onda che potrebbe averli fatti cadere in acqua e aver riempito il natante senza capovolgerlo del tutto.
Marco è stato ritrovato intorno alle 10 di venerdì 25 marzo a largo di Falconara Marittima, presso “l’isola” ovvero la struttura marina della raffineria Api: dalla posizione del suo corpo e dalla rigidità dei suoi muscoli sembra che abbia nuotato parecchio nel tentativo di raggiungere riva. Mentre la sua fidanzata Veronica è stata rinvenuta anche lei senza vita un paio d’ore più tardi a circa 3 miglia dal porto di Ancona.
Al dolore dei familiari si è aggiunto quello di tutti gli amici che si sono riuniti alla chiesa di Santa Maria della Neve (Portone) per una veglia di preghiera. Poche ore dopo la tragedia sono arrivate anche le condoglianze del Vescovo di Senigallia, mons. Giuseppe Orlandoni. Dalle società sportive Vigor e Pallacanestro Senigallia verrà osservato un minuto di silenzio all’inizio degli incontri rispettivamente contro Passatempese e Moncalieri. Rinviata la partita del Ponterio Calcio a 5, la squadra dove Marco militava.
Sull’incidente sono state aperte due inchieste: una della Procura della Repubblica di Ancona e una da parte della Capitaneria di Porto di Ancona, ma sarà solo con l’autopsia che si potrà trovare qualche risposta ad una morte con tanti dubbi.
di Carlo Leone
Ma com'è possibile che non siano riusciti a ritornare a riva.c'è qualcosa di misterioso.Poveri ragazzi! condoglianze di cuore ai genitori chissà che sofferenza atroce.
non riesco a capire come sia successo condoianze ai cittadini di senigallia. Ho senigallia nel cuore. condoianze ai genitori.
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