Basket: intervista a Giovanni Penserini della Goldengas di Senigallia
"Stiamo ritrovando un po’ di quello sprint che avevamo perso nelle precedenti partite"
Giovanni Penserini pesarese doc, prelevato dal Titano San Marino in C – dilettanti, è ormai da qualche stagione uno degli uomini di maggior affidamento di coach Regini. Schivo e riservato, quando scende in campo Giovanni si trasforma in un giocatore concreto, e determinante, soprattutto in difesa: qualità indispensabili nelle rotazioni della Goldengas.
Nonostante i suoi 22 anni, “Pense”, così viene chiamato nell’ambiente bianco rosso, dimostra sempre grande maturità ed affidabilità. Quest’anno ha debutta in A-dilettanti, come molti suoi compagni, e nonostante le tante insidie che nasconde questo lungo e difficile campionato, Giovanni è riuscito a ritagliarsi uno spazio in squadra, lavorando sempre con tanto impegno e dedizione.
Mercoledì 23 febbraio la Goldengas ha affrontato Fossombrone in amichevole, alla luce di questa sfida, come giudichi lo stato di forma della squadra?
L’amichevole non è andata benissimo, anche se non va dimenticato che abbiamo giocato di mercoledì, un giorno tremendo nella nostra tabella settimanale, vista la doppia seduta di allenamento del giorno prima, in palestra, con il nostro preparatore atletico. Credo sia normale un po’ di affanno, il giorno dopo la fatica si fa sentire di più! Ad ogni modo la squadra ha spinto sull’acceleratore per tutto il test, dimostrando una buona tenuta atletica, contro un avversario tutt’altro che arrendevole. La squadra sta bene, stiamo ritrovando un po’ di quello sprint che avevamo perso nelle precedenti partite.
La stagione sta volgendo al termine, tirando le somme, ti aspettavi un impatto con la A-dilettanti così duro?
Onestamente mi aspettavo un impatto più soft, ogni domenica mi trovo a dover marcare degli avversari con un quoziente fisico e tecnico elevatissimo. Il salto di categoria lo abbiamo sentito tutti, come è normale che sia. La nostra prima metà di campionato è stata eccellente, abbiamo approfittato delle amnesie di alcune formazioni tecnicamente più forti, non ancora ben amalgamate, riuscendo a colmare il gap tecnico con l’aggressività e l’atletismo. Ovviamente con il passare dei mesi, questi ultimi due aspetti sono venuti meno, di conseguenza abbiamo sofferto tantissimo anche contro squadre del nostro livello, come Pavia. La Goldengas inoltre è un gruppo con una panchina non lunghissima, quindi ognuno deve dare il 200% in ogni settore del campo, tutto ciò spiega la maggior stanchezza rispetto ad altre squadre.
Le fatiche di Coppa Italia possono influenzare le prestazioni di Siena in campionato?
Il fatto di aver ben figurato può caricarli e stimolarli, troveranno maggiore coraggio soprattutto in casa. Ricordo che, prima di affrontarci avevano battuto Trento nel turno infrasettimanale e tutti sanno come è finita contro di noi qualche giorno dopo, quindi, visti i precedenti saranno ancora più motivati di prima. Bisogna però considerare gli infortuni che hanno colpito ultimamente la squadra toscana e sperare in un loro calo fisico. Un po’ di fortuna non guasterebbe!
Nel vostro mirino c’è Siena, tuttavia anche Trieste sembra raggiungibile, sei d’accordo?
I punti effettivi da recuperare sono quattro sia da Siena sia dai friulani, ad oggi ci stiamo focalizzando più su Trieste. Innanzitutto, perché è una squadra molto incostante, capace di exploit straordinari, ma anche di battute d’arresto clamorose e poi il calendario che li attende è molto insidioso. Tra due settimane ci sarà lo scontro diretto che vedrà contrapposte Siena e Trieste, a quel punto l’avversaria da battere definitivamente sarà solo una.
di Nicolò Scocchera
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