Controlli dei Carabinieri sui laboratori tessili cinesi nel senigalliese
Arrestati 5 clandestini. Corinaldo, in manette due 50enni per furto e tentata estorsione
Estorsione e furto da un lato, clandestinità e lavoro in nero dall’altro. Sono questi i due settori in cui sono stati impegnati i Carabinieri di Senigallia, Corinaldo, Marzocca e Ostra in due operazioni diverse condotte negli ultimi giorni grazie al coordinamento provinciale dell’arma. Entrambi i servizi sul territorio hanno portato a degli arresti: un pugliese e un corinaldese per il furto di un furgone e la tentata estorsione ai danni di una ditta edile; cinque persone di nazionalità cinese per clandestinità e inottemperanza al decreto di espulsione per immigrazione clandestina.
Nel corso della settimana dunque, da lunedì 21 a giovedì 24 sono stati diversi gli interventi dei Carabinieri – coordinati dal Comando di Senigallia e da quello provinciale del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Ancona – per effettuare controlli nei vari laboratori tessili distribuiti sul territorio senigalliese e dell’entroterra.
Sono stati presi di mira 8 laboratori, tutti gestiti da cittadini di nazionalità cinese. Alcuni di questi capannoni risultavano sulle carte chiusi per aver cessato l’attività. Attività che invece proseguiva a pieno ritmo.
Sono stati controllati tutti i dipendenti che si trovavano all’interno dei laboratori, circa una settantina di persone, per la maggior parte in regola. Tra Castelcolonna, Barbara, Ostra, Belvedere Ostrense e il Cesano di Senigallia sono stati fermati alcuni clandestini, di cui 4 inviati in Questura per i procedimenti di espulsione, 2 finiti in manette per clandestinità e altri 3 per inottemperanza al decreto di espulsione che pendeva sulle loro spalle risalente anche al 2007.
Non sono stati invece rinvenuti i titolari dei vari laboratori. Stando a quanto afferma il Capitano della Compagnia dei Carabinieri di Senigallia, Roberto Cardinali, se fossero stati trovati all’interno dei locali, sarebbero scattate le manette anche per loro per occupazione clandestina di persone non in regola con le leggi sull’immigrazione.
L’altro servizio condotto questa volta dall’arma senigalliese, in collaborazione con le stazioni di Marzocca e Corinaldo, riguardava un tentativo di estorsione ai danni del titolare di una ditta edile cui era stato rubato un furgone con dentro alcune attrezzature del valore totale di oltre 10.000 euro.
La truffa si è svolta con la complicità di due persone più un terzo che ancora i Carabinieri faticano a decifrare che ruolo avesse, anche se sembra essere stato il più esterno alla vicenda.
Sabato 4 marzo venne rubato il furgone parcheggiato a Corinaldo: la denuncia ai Carabinieri venne inoltrata solamente il lunedì successivo (7 marzo). una denuncia come tante altre, che desta la curiosità dell’arma nel momento in cui sempre a Corinaldo viene rubata pure un’auto, una Fiat Panda, poi ritrovata senza che il proprietario sporgesse denuncia.
A questo punto partono le indagini dei militari che controllano la zona dei furti e le frequentazioni. Una prima telefonata anonima avverte il proprietario del furgone della possibilità di ritrovarlo ma è con un secondo avvertimento che quest’ultimo avvisa i Carabinieri e che si pensa ad un appostamento in borghese.
Il furgone era stato rubato per poter poi richiedere un riscatto e al momento della consegna dei soldi – circa 1500 euro in contanti, nel parcheggio dell’ospedale di Fano – è scattato il blitz dei 12 uomini dell’arma che hanno bloccato i due estorsori.
Si tratta di V.G., corinaldese del ’53, e di S.V., pugliese del 1960, noto pregiudicato. Sono stati condotti nel carcere di Pesaro a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
di Carlo Leone
Era ora che qualcuno controllasse quei cinesi...perchè devono venire qui e fare come gli pare in barba alle leggi???
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!