Tragica uscita in mare: muore coppia di fidanzati di Senigallia. Incerte le cause
Ritrovati senza vita Marco Manoni e Veronica Esposto Berardinelli. Sabato 26 l'autopsia
Alle 16.30 di giovedì 24 marzo una coppia di giovani senigalliesi era uscita in mare con la barca di 3 metri di proprietà della famiglia del ragazzo: dalle 20.30 non si hanno più avuto notizie dei due e verso le 8 di mattina del 25 è scattato l’allarme per la ricerca dei dispersi in mare. Ricerca che si è conclusa con il tragico epilogo dopo le 12.00 e la notizia che nessuno dei due fidanzati si era salvato.
Le forze dell’ordine si sono mobilitate nelle ricerche dopo l’allarme dei genitori dei ragazzi che non li hanno visti rientrare a casa. A chiedere l’intervento per primo è stato il padre di lui che non vedendolo tornare a casa e non avendo notizie, si è recato al Cesano di Senigallia nel punto dove suo figlio aveva lasciato il carrello dell’imbarcazione.
Durante la mattinata la prima tragica notizia: è stato ritrovato al largo di Falconara Marittima, presso l’isola della raffineria Api, il corpo senza vita del ragazzo, Marco Manoni, di 24 anni.
Senza sosta le ricerche sono proseguite per rinvenire la sua ragazza, ma con un drammatico finale: è stato trovato senza vita anche il corpo di Veronica Esposto Berardinelli, sua coetanea, circa 3 miglia a largo del porto di Ancona.
Le operazioni di ricerca e recupero sono state svolte dal Nucleo Sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Ancona, con l’impiego di motovedette e di un elicottero. Ricerche che si sono concluse a largo di Ancona, e a cui hanno partecipato anche i Vigili del Fuoco di Senigallia, i Carabinieri e la Guardia Costiera della Capitaneria di porto del Capoluogo per il coordinamento.
Ancora la dinamica dei fatti non è chiara: Marco e Veronica erano usciti per una battuta di pesca nel pomeriggio di giovedì, il meteo già dal giorno prima faceva registrare calma piatta, l’ideale per una gita con la piccola imbarcazione che è stata rinvenuta lontano dai due corpi e senza apparenti segni di danneggiamenti.
Non si conoscono ancora le cause della morte dei due giovani, se per annegamento o assideramento: a fornire qualche dato in più probabilmente ci penserà l’autopsia prevista per la giornata di sabato 26 marzo, presso la struttura di Torrette.
I due corpi e la barca sono stati ritrovati in tre momenti diversi. I giovani non erano usciti per effettuare delle immersioni come in un primo tempo si era creduto: lei infatti non era riuscita a trovare l’attrezzatura necessaria. Entrambi soci del Cima Sub di Senigallia, erano pratici di immersioni subacquee e non si capisce ancora cosa possa averli spinti in mare: sono stati rinvenuti infatti con i vestiti addosso.
Probabilmente, per cause ancora in accertamento, ma che potrebbero non conoscersi mai, uno dei due sarebbe finito in mare, cosa che potrebbe aver causato la destabilizzazione del mezzo. La decisione di tornare a riva a nuoto per chiedere soccorsi è ancora tutta da valutare, fatto sta che Marco a riva non c’è arrivato: stremato e in stato di ipotermia, è morto in acqua ed è stato ritrovato a largo di Falconara, mentre Veronica potrebbe esser rimasta attaccata alla barca nell’attesa, senza però riuscire a salvarsi.
Intanto alcuni amici del gruppo parrocchiale del Portone hanno organizzato per le 21:15 una veglia di preghiera, proprio presso la Parrocchia di Santa Maria della Neve (Portone)
di Barbara Baldassari, Carlo Leone, Luca Ceccacci
Ciao Vero,che tu posa da lassù "progettare" un mondo migliore
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