Tassa rifiuti, la protesta di "Avanti Senigallia"
Il Club delle Libertà scende in piazza perchè Senigallia passi dalla TARSU (tassa) alla TIA (tariffa)
L’osservatorio del club della Libertà di Senigallia, lancia l’iniziativa della petizione popolare aperta al sostegno di tutti i cittadini e di tutte le segreterie politiche della città, affinché l’Amministrazione adotti il sistema della cd. T.I.A. in luogo della T.a.r.s.u.
"Le nostre attività di ricerca e confronto con le istituzioni, spiegano i due responsabili del club Francesco Piccolelli e Maurizio Perini, hanno delineato un quadro confortante per la cittadinanza che deve però ora essere supportato da precise scelte politiche che riguardando tutti i cittadini devono essere prese in maniera trasversale senza speculazioni partitiche".
I comuni soltanto dal 01.01.2010 possono passare dal sistema Tarsu al sistema tariffario (TIA), in quanto è cessato il divieto di mutare il regime di prelievo relativo al servizio rifiuti in essere nell’anno 2006, divieto imposto dall’art. 1 co. 184 della Legge 27 dicembre 2006, n. 296 relativo agli anni 2007 – 2008 – 2009.
La principale differenza tra Tarsu e tariffa – prosegue Perini – è nei criteri di commisurazione del prelievo. In particolare, mentre la tassa rifiuti (Tarsu) è calcolata sulla base dei metri quadrati dei locali e delle aree occupate dal contribuente, nel caso della tariffa il sistema è più complesso.
La tariffa è suddivisa in una quota fissa e in una quota variabile.
La prima è rappresentativa delle spese generali sostenute dall’organizzazione del servizio, che, in quanto tali, non variano in funzione della quantità dei rifiuti prodotti (per fare degli esempi si tratta delle spese di amministrazione e dei costi di gestione dei servizi di igiene urbana, quali lo spazzamento, la pulizia di aree verdi, ecc.).
La quota variabile è finalizzata ad avvicinare il prelievo al grado di fruizione del servizio da parte dell’utente. Questo avviene modulando l’ammontare da pagare in ragione di specifici parametri normativi indicati nel D.P.R. 27 aprile 1999, n. 158 (cd. Metodo normalizzato).
I parametri utilizzati per la determinazione della tariffa, sono oltre la superficie occupata, il numero dei componenti del nucleo familiare, la produzione di rifiuti delle singole famiglie e relativamente alle utenze non domestiche anche la produttività media di rifiuti, individuata per ciascuna macro tipologia di attività; su questo tema l’Amministrazione comunale può intervenire sostenendo le attività economiche in vista di una possibile crescita economica che non va lascata scappare.
Un’ulteriore differenza tra le due tipologie di prelievo scaturisce dal fatto che nella Tarsu non esiste l’obbligo della copertura integrale dei costi del servizio, mentre nella tariffa tale obbligo sussiste. "L’Amministrazione comunale per effettuare il passaggio da Tarsu a Tariffa deve approvare – ed è questo lo scopo che speriamo sia colto e sostenuto da tutti – con Delibera del Consiglio Comunale, un Regolamento redatto ai sensi del D.P.R n. 158/1999, con il quale viene istituita la “tariffa” e vengono stabiliti i criteri per la determinazione della predetta tariffa per il servizio rifiuti. Su questi temi ci sarà certo la necessità di un confronto politico che speriamo questa iniziativa faccia naturalmente scaturire a tutto beneficio della cittadinanza e degli operatori economici del territorio".
da Avanti Senigallia
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