Lirica in HD: proiezione del "Nabucco" al Teatro La Fenice di Senigallia
L'opera risorgimentale di Verdi proposta in occasione del 150esimo dell'Unità d'Italia
Il 9 marzo del 1842, debuttava alla Scala di Milano, l’opera più risorgimentale di Giuseppe Verdi: “Nabucco”. Un’opera intensamente patriottica, tesa all’unità e all’identità del popolo italiano che allora rivide la propria situazione in quella degli ebrei sotto il dominio babilonese. Quanto mai attuale, data la ricorrenza del 150esimo dell’Unità d’Italia, domenica 20 marzo, il Teatro La Fenice di Senigallia, grazie al progetto della grande lirica in altissima definizione, propone il “Nabucco” in HD.
L’appuntamento rientra nella Stagione cinematografica 2010-11 del Comune, a cura del circolo Linea d’ombra. L’evento avrà inizio alle 17. Ingresso 7 euro.
Grazie all’alta tecnologia di cui si doterà per l’occasione la sala del Teatro la Fenice, il pubblico potrà ascoltare e ammirare su grande schermo il “Nabucco” nell’allestimento proposto dalla Stagione lirica dell’Arena di Verona e la regia video di Tiziano Mancini.
Le riprese proposte sono realizzate dalla Metis Film Classica (produzione Unitel Classica Sky canale 728), ditta specializzata nella ripresa di Opere Lirica in Alta Definizione, con esperienza pluriennale sia in Italia che all’estero. La Metis ha sede nelle Marche, a Monte Porzio (PU).
Nell’importante cast di questo allestimento veronese spiccano Leo Nucci (considerato il più grande baritono verdiano degli ultimi trent’anni) nei panni di Nabucco, Fabio Sartori nei panni di Ismaele, Maria Guleghina nei panni di Abigaille, Carlo Colombara nel ruolo di Zaccaria. Il cast è completato da Nino Surguladze (Fenena), Carlo Striuli (Gran Sacerdote di Belo), Carlo Bosi (Abdallo), Patrizia Cigna (Anna). L’eccellente direzione è del Maestro Daniel Oren che si distingue per la capacità di misurare e dominare le dinamiche. Orchestra, coro e corpo di ballo e staff tecnico è dell’Arena di Verona. Regia scene e costumi sono affidati a Denis Krief.
Dramma lirico in quattro parti composto su libretto di Temistocle Solera, “Nabucco nacque sotto una stella favorevole, giacché anche tutto ciò che poteva riuscire a male contribuì invece in senso favorevole”, diceva lo stesso autore, Giuseppe Verdi, a proposito della sua terza opera, quella che consolidò il suo successo.
Fu grazie all’impresario del teatro milanese Bartolomeo Merelli che Verdi superò il momento critico della sua vita privata (tra il 1838 e il 1840 fu straziato dalla morte dei suoi due figli e della moglie) e tornò a scrivere lirica dopo l’insuccesso de “Un giorno di Regno”.
L’impresario affidò infatti a Verdi il libretto di Solera, rifiutato dal compositore tedesco Nicolai.
E fu per caso che Verdi, non intenzionato a continuare a comporre, lo lesse restandone folgorato. Gettato il manoscritto sul tavolo infatti, questo si aprì alla pagina del “Va pensiero sull’ali dorate”. Incuriosito, Verdi continuò a leggere i versi seguenti e ne fu talmente affascinato che passò la notte sul libretto, tanto da impararlo quasi a memoria.
Fu poi l’insistenza di Merelli a spingerlo a scrivere di nuovo e a dedicarsi al libretto di Solera. Quei versi erano già entrati nel cuore del giovane compositore, che giorno dopo giorno trovò la forza di scrivere e nell’autunno del 1841 l’opera Nabucco era completa.
La Biglietteria del Teatro La Fenice è aperta nei giorni di venerdì, sabato e domenica dalle 17 alle 20. Stesso orario sarà osservato il giorno prima di ogni spettacolo e il giorno stesso dello spettacolo dalle ore 17 fino a inizio dell’evento.
INFO 3351776042, biglietteria 071.7930842 – www.fenicesenigallia.it
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