Maurizio Mangialardi: “Un 17 marzo davvero speciale” a Senigallia
Il Sindaco interviene sulle celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia
I cittadini di Senigallia hanno festeggiato nel migliore dei modi il “compleanno” dell’Italia. È stato davvero un 17 marzo speciale per la nostra città, con una partecipazione popolare che è andata al di là delle più rosee aspettative e con la presenza della Giunta Municipale al completo e di tutti i consiglieri comunali rappresentati dal Presidente Enzo Monachesi.
Donne e uomini di età diverse, di idee politiche differenti, ma accomunati dalla volontà di testimoniare il proprio senso di appartenenza alla comunità nazionale. Un vero e proprio atto d’amore.
Occorre riflettere su un’affluenza di persone così imponente, che ha fatto registrare una folla record in biblioteca e il tutto esaurito a teatro. È una partecipazione che ci rivela qualcosa d’importante.
Innanzitutto ci dice che la giornata di festa per i 150 anni dell’unità d’Italia doveva essere celebrata così, vale a dire con gli uffici pubblici, scuole ed esercizi commerciali chiusi.
Proprio la grande partecipazione che c’è stata giovedì alle varie iniziative pubbliche dimostra del resto come poter avere una giornata a disposizione per testimoniare l’orgoglio di essere italiani fosse un bisogno fortemente sentito dalla nostra gente.
Ho ben presente naturalmente le sollecitazioni pervenute dalle associazioni economiche di categoria, che auspicano aperture più estese in un momento critico per il commercio. Non a caso, del resto, sono molto impegnato in sede A.N.C.I. per raggiungere il traguardo dell’apertura degli esercizi commerciali tutte le domeniche dell’anno.
Tuttavia questo 17 marzo era e doveva rimanere qualcosa di speciale e di diverso: una grande occasione per tutti gli italiani per riflettere sulle tante ragioni che ci tengono ancora insieme, in un patto di cittadinanza fondato sui principi della nostra Costituzione.
E poi c’è un’altra cosa che questo 17 marzo a Senigallia ha ribadito con estrema chiarezza. Le tante persone che hanno affollato le celebrazioni dell’Italia unita erano, per dirla con De Gregori, l’Italia che resiste. L’Italia che si oppone cioè a quello che qualche forza politica vorrebbe farci credere, vale a dire che i cittadini hanno altro a cui pensare e che l’inno di Mameli e il tricolore sono reperti di un’epoca ormai tramontata per sempre.
E invece non è così. Gli italiani, al contrario, hanno dimostrato che proprio per affrontare i grandi problemi che stanno di fronte a loro hanno bisogno di sentirsi uniti, di sentirsi parti di una comunità nazionale legata da una storia comune e animata da un comune sentire. Un dato importante su cui riflettere e una lezione da non dimenticare.
Un grazie di cuore voglio rivolgerlo a tutti i senigalliesi che hanno partecipato alle iniziative del 17 marzo. Una partecipazione davvero straordinaria, che ci fa ben sperare per il nostro futuro.
di Maurizio Mangialardi
Sindaco di Senigallia
Saluti.
Tiziano Pazzani
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