Giovedì 17 marzo sarà la Festa per i 150 anni dell’unità d’Italia. Per l’occasione, il Comune di Senigallia, assieme ad associazioni e scuole ha messo in piedi una serie di iniziative culturali che vanno ad aggiungersi a quelle partite già dal mese di ottobre grazie ad un calendario serrato predisposto da un Comitato dedicato ai festeggiamenti.

Comitato che ha iniziato a lavorare fin dallo scorso settembre per preparare una rassegna di appuntamentiche fosse seria, completa e che, partita ufficialmente a novembre scorso in anticipo rispetto ad altre città delle Marche, coinvolgesse tutte le realtà cittadine.

Eventi come le lezioni dei corsi alla Libera Università degli Adulti di Senigallia, o la rassegna "Scene dal Risorgimento" del circolo cinematografico "Linea d’ombra", l’opera lirica al Teatro La Fenice (il "Nabucco" di G. Verdi, preceduta dalla "Traviata") o la presentazione del libro "Le Marche e l’Unità d’Italia", hanno ricordato questa importante celebrazione, che ora toccherà il suo culmine il 17 marzo, festa nazionale. Con tanto di polemica per la decisione di chiudere uffici comunali e negozi – in tempo di crisi – al pari di Natale e Pasqua.

Ricco il programma di iniziative previste.
Si partirà alle 16 in via Carducci, presso Porta Lambertina (citata nel logo della celebrazione) con i saluti del sindaco Maurizo Mangialardi e con la rassegna "Senigallia s’è desta", letture su storie e personaggi del Risorgimento a Senigallia a cura dei ragazzi del Laboratorio Teatrale del Liceo Scientifico "E. Medi" e con la partecipazione del Coro Maschile dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Senigallia. Il professore Marco Severini interverrà con una rapida introduzione storica.
Poi si passerà in Piazza Roma (allora Piazza del Governo), in cui verrà letto un brano del proclamo del Commissario Lorenzo Valerio.

Alle 17 ci si sposterà alla Biblioteca Antonelliana, nella cui sala di lettura si svolgerà "Italia d’autore", musica e parole dell’Italia di oggi, organizzata dall’Associazione Musikè. Alla chitarra e voce Marika Profili e al pianoforte Giulia Torbidoni, con letture di Catia Urbinelli e Mauro Pierfederici.

La giornata di festeggiamenti si concluderà alle 21,15 al Teatro La Fenice. Inizialmente verrà issato il Tricolore e poi vi sarà ingresso gratuito al "Concerto Tricolore" ad opera del Complesso Musicale "Città di Senigallia" assieme alla Corale "Tonini Bossi". L’apertura prevede l’esecuzione del canto risorgimentale "La Sinigagliese", scritto nel 1848 da L. Mercantini e musicato dal maestro concertatore senigalliese G. Zampettini; si chiuderà con l’esecuzione dell’Inno nazionale di G. Mameli, con musica di M. Novaro.

L’Assessore alla Cultura Stefano Schiavoni ha tenuto a precisare che il tutto è stato reso possibile grazie al coinvolgimento di tutte le istituzioni cittadine: "Abbiamo messo in moto tutta la città – ha detto – e questa modalità ha funzionato, proveremo a replicare in tale modo per altre manifestazioni".

Tra gli organizzatori Mauro Pierfederici, responsabile del Laboratorio teatrale del Liceo Medi: "Nel nostro centro storico ci sono vie dedicate a personaggi del nostro Risorgimento, che i ragazzi non conoscono. Pertanto, giovedì saranno affissi manifesti per spiegare chi erano queste importanti figure. In particolare saranno ricordate due figure importanti morte giovani per la causa: Goffredo Mameli e l’irredentista Guglielmo Oberdan. Tutto ciò sarà realizzato per colmare la lontananza tra ragazzi e manifestazione per fare una riflessione non retorica. I ragazzi del Laboratorio hanno detto tutti sì all’iniziativa con entusiasmo".

Catia Urbinelli, presidente della compagnia teatrale "Il Melograno" (che ha già realizzato lo spettacolo "Giuseppe e Anita"), ha rimarcato dal canto suo che questa dovrebbe essere un punto di partenza per altre iniziative volte ad affermare la nostra appartenenza all’identità italiana, con nuove modalità che arrivino subito ai ragazzi.

"Questa manifestazione – sottolinea Maurizio Mangialardi – arriva in un momento di messa in discussione di alcuni perni, come la Costituzione, la giustizia, la scuola e acqua pubbliche". Il Sindaco auspica che ciò aiuti a rimodellare e a plasmare le coscienze. "Noi ci teniamo a dire – ha detto – che tutti gli esercizi commerciali e il Mercato del giovedì saranno chiusi, nonostante le proteste giuste nel periodo di crisi. Si tratta di un gesto equivocato, perchè intendiamo porre al centro i valori di una nazione che ha comportato anche sacrifici di vite, riflettendo senza dare valori economico-commerciali, poiché oggi il sistema è stato stravolto".

di Simone Paolasini