Parcheggi, sosta, gratuita, ZTL e interventi nel centro storico. Questi sono i temi sui verte l’interrogazione che il Consigliere comunale del PdL Alessandro Cicconi Massi ha rivolto all’Amministrazione comunale: chiamati in causa nello specifico l’Assessore alla mobilità ed alla città sostenibile Gennaro Campanile e il "collega" Assessore ai Lavori Pubblici Maurizio Memè.
Di seguito il testo dell’interrogazione scritta a risposta scritta.

La politica dei parcheggi a pagamento del centro storico, l’ulteriore nuovalimitazione del traffico e della sosta in piazza Saffi e via Oberdan, l’assenza di una reale prospettiva per la realizzazione di strutture dedicate alla sosta: l’amministrazione ha solo predisposto un piano di ricognizione dei parcheggi che un giorno forse potrebbero essere attivati, nonché le stesse parole del Sindaco, che in occasione dell’ultima seduta del consiglio comunale, ha di fatto annunciato che nessun nuovo parcheggio in struttura verrà realizzato nel prossimo futuro, riportano in primo piano e con prepotenza il problema del caos che a causa di tale politica si sviluppa nella città.

Ci sono due zone della città, per la precisione la zona del vecchio “Piano Regolatore”, quella del Parco della Pace e di Via Verdi, che stanno vivendo una situazione di reale insostenibilità. La popolazione residente è realmente esasperata: zone nate come quartieri residenziali, nelle vicinanze nel centro della città, che fino a pochi anni fa erano considerate delle oasi di tranquillità, dove i bambini potevano tranquillamente giocare nelle strade o gli anziani potevano passeggiare senza rischiare ogni volta la vita, oggi si sono trasformate nelle aree cittadine tra le più trafficate e con i maggiori problemi di sosta e mobilità.

In particolare: non esistono più spazi per la sosta per i residenti, visto che, tutti i posteggi a raso presenti sono occupati fino all’estremo dalle auto di chi, lavoratore o utente di servizi del centro storico, non trovando posti liberi in centro è costretto a parcheggiare in questa zona limitrofa.

La sosta indiscriminata è causa anche di notevoli problemi per la regolare viabilità nella zona: troppo spesso, in alcune ore della giornata, le auto sono parcheggiate proprio in modo da ostacolare del tutto la visibilità in prossimità degli incroci e ciò ha come effetto l’incremento di incidenti, in qualche caso pericolosi, che coinvolgono auto, pedoni e velocipedi.

Controlli non ci risulta siano stati fatti, anche se tali situazioni sono in palese contrasto con il codice della strada.
Oltre al fatto che la stessa segnaletica verticale ed orizzontale risulta essere deteriorata e poco visibile.

Le strade, formalmente definibili “di quartiere”, finalizzate pertanto principalmente alla sola mobilità dei residenti, sono divenute, causa forza maggiore, strade di scorrimento e di collegamento interquartiere: vengono utilizzate indiscriminatamente, senza nemmeno in rispetto dei limiti di velocità, da tutti gli automobilisti, che così evitano di bloccarsi nei nodi stradali maggiormente intasati.

Non più facile è la situazione di chi, evitando di utilizzare l’auto, decide di percorrere a piedi quelle strade: alcune sono totalmente prive di marciapiede, altre ne sono dotate, ma questi risultano essere del tutto sconnessi o spesso privi di manto bituminoso o sterrati, mentre per i restanti è impossibile l’utilizzazione da parte di invalidi e neonati, viste le ristrette dimensioni e la presenza di piantumazioni proprio al centro del percorso pedonale.

Per tali ragioni, si ritiene quanto mai necessario un intervento urgente per garantire che tali spazi, oggi dedicati alla sosta di tutti, tranne che dei reali residenti possano in qualche modo ritornare ad essere dedicati a tale funzione.

Tutto ciò premesso si chiede all’amministrazione se è a conoscenza della situazione in cui versano queste due importanti zone della città e se sia intenzione porre in essere interventi risolutori per migliorare la mobilità e la sosta nella zona, nonché renderla meno caotica e pericolosa per tutti i fruitori, automobilisti e pedoni.

da Alessandro Cicconi Massi