La prossima primavera, gli italiani saranno chiamati alle urne per decidere su due dei quesiti referendari più importanti di questi ultimi anni: “L’acqua bene comune”. In molte città italiane sono nati comitati promotori a favore del referendum. Tra aprile e giugno 2010 sono state raccolte oltre un milione e quattrocentomila firme per promuovere il referendum grazie a una grande mobilitazione dal basso.

Dall’inizio della raccolta delle firme per i quesiti referendari in difesa dell’acqua pubblica, militanti del partito democratico si sono impegnati in prima linea nella battaglia contro la privatizzazione dell’acqua. Siamo convinti che l’acqua sia un bene comune e in quanto tale debba essere gestito dal pubblico.

Pensiamo che per raggiungere il quorum sia necessaria la mobilitazione di tantissimi cittadini, dei movimenti, delle associazioni e anche di quei partiti, come il Partito Democratico, che credono nel valore dei beni comuni.

Perché l’acqua è un bene comune e un diritto umano universale. Un bene essenziale che appartiene a tutti. Nessuno può appropriarsene, né ricavarci profitti per pochi a scapito di tutti. Noi tutte e tutti possiamo impedirlo votando SI quando, nella prossima primavera, saremo chiamati a decidere e impegnandoci in prima linea questi mesi di campagna referendaria.

da Partito Democratico Senigallia