Rissa tra giovani cileni e albanesi al Mamamia di Senigallia, finiscono in cinque in manette, alcuni all’ospedale con pochi giorni di prognosi. E il Questore di Ancona dispone la chiusura del club di via Mattei per un mese, provvedimento contro cui i titolari stanno preparandosi al ricorso. E’ questo quanto accaduto tra venerdì notte, 4 marzo, e domenica 6 a Senigallia, quando i Carabinieri sono intervenuti per sedare una rissa, ultimo episodio di una serie ormai lunghissima.

Sono ancora in corso gli accertamenti dei Carabinieri di Senigallia per capire cos’abbia acceso venerdì 4 marzo la rissa tra alcuni giovani di diverse nazionalità tutti residenti nel senigalliese: due gruppi di cileni e albanesi si sono affrontati prima all’interno del locale, poi sono usciti e hanno continuato a darsele nel parcheggio.

Tre di loro sono finiti in ospedale con prognosi di pochi giorni mentre in cinque sono finiti in manette. Da quest’ultimo episodio è nato dunque il provvedimento di chiusura cautelativa per un mese. Salta quindi la tappa in patria del rapper Fabri Fibra che doveva tenersi il 12 marzo.

"E’ un provvedimento giusto" le parole rilasciate alla stampa dall’Assessore alle politiche giovanili Gennaro Campanile: nel locale si terrebbero troppi – come lo sono stati in passato – comportamenti negativi, dall’alcol, alla droga alle risse. Continua Campanile sostenendo che serve una gestione diversa rispetto a queste problematiche.

Le segnalazioni e lamentele giunte sia ai Carabinieri che al Commissariato di Polizia o al Comune sono tante e da parte di diverse famiglie preoccupate per le situazioni che nella discoteca – da anni al centro della movida senigalliese e marchigiana – si vanno creando.

I titolari intanto sembrano decisi al ricorso per far accorciare il provvedimento riducendolo a qualche giorno, in modo da non dover rinunciare al concerto del "divo" di Senigallia, Fabri Fibra.

di Carlo Leone