Oltre 10.000 euro sarebbe stato il guadagno su una partita di cocaina di ottima qualità se fosse stata immessa sul mercato. Gli oltre 41 grammi di sostanza stupefacente rinvenuta nell’auto avrebbero fruttato al muratore macedone di 42 anni, S.Z., una cifra considerevole, anche se lui era solo un "trasportatore" che faceva consegne già definite da altri. Per questo motivo lunedì 21 febbraio è stato arrestato dai Carabinieri al Cesano di Senigallia, luogo dove con tutta probabilità sarebbe avvenuto lo scambio.

Il blitz è scattato dopo una decina di giorni di monitoraggio effettuato sull’uomo, seguendo i suoi spostamenti una volta finito il turno di lavoro.
Già noto alle forze dell’ordine per essere stato arrestato nella frazione "Cannella" nel luglio 2010 insieme ad un albanese sempre per questioni legate allo spaccio di droga, il macedone è stato perquisito: nell’auto è stato rinvenuto il quantitativo di cocaina già suddivisa in "sassi" che poi gli spacciatori finiscono di tagliare e confezionare per il microspaccio; nel suo portafoglio invece è stato ritrovato un ritaglio di giornale sul suo precedente arresto.

L’episodio rientra nell’ambito di una serie di operazioni antidroga e di controllo del territorio messe in atto dai militari dell’arma sotto la guida del Capitano Roberto Cardinali.
Operazioni che hanno dato luogo ad un altro arresto, giovedì 17 febbraio sempre per droga. A finire in manette un sessantenne di Senigallia, P.V., pregiudicato per spaccio con precedenti risalenti anche fino agli anni ’70.

L’uomo è stato fermato a seguito di alcuni controlli nell’abitazione alla periferia senigalliese dove viveva in affitto: all’interno sono stati rinvenuti circa 45 grammi di hashish, oltre 21 gr di marijuana, 7 gr di semi che fanno pensare ad attività di coltivazione e un bilancino.
A seguito del controllo dunque l’arresto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio. Dopo la convalida è arrivato dal giudice anche il rilascio e disposto il rinvio a giudizio.

di Carlo Leone