Per la Lega Nord il Piano Casa a Senigallia è "un’occasione persa"
"Il piano non è una sanatoria ma una misura per fronteggiare la crisi e rilanciare le attività"
L’Assessore all’urbanistica Ceresoni ha esposto in Consiglio Mercoledì 09.02.2011 il documento relativo alle limitazioni di applicabilità del pianocasa in Senigallia.
Le leggi regionali nr. 22 del 2009 e nr. 19 del 2010 note come “piano casa”, volute dalla maggioranza di centro sinistra che governa la Regione Marche avrebbero dovuto secondo le intenzioni del proponente, l’Assessore Viventi, riavviare le attività edilizie, fronteggiare la crisi, difendere l’occupazione, migliorare la sicurezza degli edifici e promuovere l’edilizia sostenibile in armonia con una politica condivisibile di consumo zero del territorio.
La finalità del piano casa non è il CONDONO MASCHERATO di manufatti abusivi ma il tentativo di dare una scossa all’economia locale, all’edilizia e a tutto l’indotto.
Vale la pena precisare che il piano casa NON FUNZIONA IN SANATORIA; chiunque abbia realizzato un intervento abusivo, deve prima demolire l’opera abusiva e solo dopo aver ripristinato la condizione di legalità, potrà presentare regolare richiesta al Comune per ottenere anche i benefici del Piano (che non sono automatici e potrebbero essere negati).
Ricordo che il Piano prevede la possibilità per il soggetto richiedente di aumentare del 20 % la superficie in caso di ampliamento, fino al 40 % in caso di demolizione e ricostruzione. La recente modifica alla normativa (l.r. 19/2010) ha previsto anche la possibilità di sfruttare a fini abitativi nei centri storici, i sottotetti (questa modifica è stata esplicitamente voluta dall’Assessore regionale Viventi).
Il piano casa si basa su una politica condivisibile di recupero e ampliamento dell’esistente e non sulla cementificazione o la realizzazione di nuove costruzioni.
L’Amministrazione comunale di Senigallia aveva precedentemente escluso l’applicazione del Piano Casa (l.r. 22 del 2009) al centro storico (per il quale vige il Piano Cervellati), ed ora ha approvato un documento che limita fortemente l’applicabilità della legge regionalenr. 19 del 2010. Il documento non solo esclude la possibilità di utilizzare i sottotetti a fini abitativi, ma impedisce anche nelle frazioni di Scapezzano e Roncitelli la possibilità di aumentare la superficie in caso di ampliamento o demolizione e ricostruzione.
La conseguenza di tutto ciò è di limitare fortemente i piccoli lavori di ristrutturazione domestica, stravolgere la finalità della legge e non da ultimo disconoscere l’operato dell’Amministrazione regionale che è dello stesso colore politico di quella cittadina.
E’ un’occasione persa, sotto tutti i punti di vista.
dal Direttivo Lega Nord Senigallia
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!