Dialettiamoci a Senigallia: sinergia tra associazioni e volontariato
Domenica 13 pomeriggio di dialetto alla Fenice, il ricavato andrà al progetto "Disabilità Senza Barriere"
Dopo il maltempo del dicembre scorso, sarà recuperato domenica 13 febbraio "Dialettiamoci", lo spettacolo al Teatro La Fenice di Senigallia dove il dialetto s’nigajes’ sarà il protagonista di ben tre scene originali ideate e messe in scena da tre compagnie e associazioni culturali senigalliesi: l’associazione culturale Rione Porto – gruppo teatrale I Mazzamurei, l’associazione culturale La Tela e la Filodrammatica La Sciabica. Inizio alle 17.30.
“Dialettiamoci” si propone come frutto di una proficua sinergia tra cultura e solidarietà: la sua realizzazione è stata possibile grazie all’attività della Consulta per la cultura insieme alla Consulta per il volontariato di Senigallia.
La Presidente di quest’ultima, Anna Maria Magi, pone in evidenza il fatto che il ricavato andrà a “Disabilità Senza Barriere”, progetto a sostegno di attività per l’integrazione sociale di persone con disagio fisico e mentale. “Ciò – ha detto – costituisce un tentativo di rimuovere le cause principali dei disagi che limitano la partecipazione alla società. Le circa 40 associazioni di volontariato dispongono di poche risorse, ma comunque cercano di supportare le persone in difficoltà affette da malattie temporanee e permanenti”.
E la Consulta per la Cultura, mediante il suo Presidente Remo Morpurgo, sottolinea l’importanza dell’evento come occasione di ‘dialogo diretto’, senza sintesi, per far conoscere il dialetto anche ai più giovani, grazie alle tre compagnie.
Mauro Pierfederici, che presenterà lo spettacolo, sottolinea che “domenica andrà in scena un prodotto a chilometro zero e a spesa molto bassa: le tre compagnie, infatti sono portatrici di tre dialetti di tre diverse zone: Marzocca, centro e porto. In tal modo capiremo come la nostra umanità varia di casa in casa”.
Il Sindaco Maurizio Mangialardi e l’Assessore alla Cultura Stefano Schiavoni salutano l’evento con grande entusiasmo, evidenziando l’importante funzione svolta dal dialetto, fenomeno oggi in via di estinzione, come mezzo di identità culturale e di viaggio nella memoria di Senigallia, da ravvivare grazie al contributo delle compagnie dialettali; e, in questo caso, come mezzo di attenzione per il diverso, cioè per il mondo dei disabili.
Le tre compagnie hanno dedicato lo spettacolo all’autore, Ilario Bernacchia.
Il pomeriggio sarà aperto dal gruppo teatrale dialettale I Mazzamurei dell’associazione Culturale Rione Porto che proporrà al pubblico “È vera ch’ nun s’ ved’ gnient?”, scritta da Ilario Bernacchia con l’aiuto di Giuliano Bedini per la parte dialettale.
Una moglie scopre di essere tradita dal marito e inizia a mettere in atto uno stratagemma per ricondurre tutto alla normalità, ma le resta sempre la preoccupazione che comunque qualcosa di visibile le sia rimasto… le corna!
Gli interpreti sono Giuliana Giraldi, Loretta Gresta, Paolo Durpetti e Roberto Mancini. La regia è autogestita dal gruppo con il contributo di Giuseppe Mandolini "Pepino".
Seconda commedia sul palco è “S.rvizi a domicili” (Servizio a domicilio) di Laura Nigro per l’Associazione Culturale La Tela. Ormai siamo abituati a una pubblicità che, in mille forme, ci invita a comperare questo o quel prodotto, ma in futuro potremo attenderci anche “questo” tipo di pubblicità? No… direte voi. Hai visto mai? dice l’autore di questo atto unico.
Gli interpreti sono Mauro Breccia, Raffaele Mandolini, Mauro Morsucci, Antonella Santinelli, Marialuisa Zardini, Patrizia Zardini.
Chiude il pomeriggio “Dialettiamoci!”, la Filodrammatica La Sciabica con “La prima nott” di Glauco Faroni. Freschi di matrimonio, due giovani sposi in viaggio di nozze, a metà degli anni Sessanta, si trovano ad affrontare la fatidica “prima notte”. Il nervosismo della coppia e una serie di circostanze sfortunate trasformeranno una notte da sogno in un incubo da dimenticare.
Gli interpreti sono Donatella Angeletti, Paolo Baldini, Doriano Zampa, Filippo Paolasini.
Ingresso 10 euro. Il ricavato sarà devoluto in beneficenza a “Disabilità senza barriere”, progetto a sostegno di attività per l’integrazione sociale di persone con disagio fisico e mentale. La prevendita è aperta presso Tutta Musica (c.so II Giugno, 91).
di Simone Paolasini
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