La Giunta di Senigallia accusata di “boicottare” il Piano Casa
L'Amministrazione esaminerà una proposta che potrebbe dare al vicino una specie di "diritto di veto"
L’Amministrazione comunale accusata di boicottare il nuovo piano casa varato dalla regione Marche con la delibera legislativa dello scorso dicembre. Secondo la proposta di delibera che il Consiglio comunale di Senigallia esaminerà nella seduta di mercoledì 9 febbraio, chi vorrà apportare ristrutturazioni, modifiche e allargamenti al proprio edificio abitativo, dovrà necessariamente chiedere il consenso a tutti i propri vicini di casa. Che potrebbero ovviamente opporsi.
Producendo invece – in caso positivo – in Comune la sottoscrizione di un atto di asservimento registrato e trascritto presso la Conservatoria.
La tesi, contestata all’Assessore Ceresoni che avrà il compito di illustrare il piano mossa dal Consigliere d’opposizione Roberto Paradisi, è la seguente: il fatto di dover ascoltare i vicini di casa sarebbe una lungaggine che oltre a poter dare luogo ad ulteriori tassazioni, darebbe in pratica al vicino un diritto di veto, una specie di titolarità dell’altrui diritto di proprietà. Il che porterebbe Senigallia a diventare la “cenerentola delle Marche” commenta amareggiato il consigliere.
Se poi si pensa al singolo vicino, i problemi sarebbero anche limitati, ma se invece l’edificio a fianco fosse un condominio? – si chiede Paradisi – bisognerebbe convincere decine di vicini e sottoscrivere decine di atti di asservimento. Senza contare che chi ha invece un vicino confinante a meno di tre metri, non potrà apportare modifiche secondo quanto sarebbe inserito nella proposta.
Proposta che bloccherebbe in poche parole quel rilancio che ci si aspettava per quanto riguarda il settore dell’edilizia. Rilancio bloccato per le piccole imprese presenti nelle Marche e a Senigallia; la protesta infatti ipotizza anche le ricadute commerciali. Chi non potrà avvalersi di possibilità come questa approvata dalla Giunta regionale per contrastare la crisi, dovrà rivolgersi al mercato delle grandi imprese.
Uno delle argomentazioni addotte da chi in Comune (Sindaco in testa) ha sostenuto strenuamente la Complanare era appunto il fatto che l'edilizia nostrana ne avrebbe giovato. Solo che adesso mi sembra che chi lavora in quel progetto sono persone che vengono da fuori, molto fuori: sono tutti meridionali. Niente in contrario, solo che questo rilancio del lavoro de noaltri dove sarebbe? Magari anche in questo caso è così? Paradisi fa un'opposizione un tantino forzata...
Speravo nel piano casa per poter sfruttare il 20%(
non chiedo di più)della mia abitazione per poterci vivere con mio figlio e la sua futura famiglia.Buona partenza della legge a livello Nazionale, un primo affossamento della stessa a livello regionale nel 2009. Riapertura a livello Regionale nel dic. 2010 con il recepimento dei suggerimenti arrivati dalla collettività per renderla operativa. Cosa apprendo oggi, nonostante il Sindaco con il quale ho parlato di persona a suo tempo fosse in trepidante attesa delle modifiche da parte della Regione, che è la sua stessa compagine governativa a mettere ogni volta un nuovo paletto. Adesso inventano che serve il benestare del vicino di casa, il quale puo' avere tanti motivi per negarmelo, tipo: gli sono antipatica, sono brutta, non gli va di farmi ottenere qualcosa per il solo gusto di farmi un dispetto e poi ... l'animo umano è pieno di motivazioni. Ora, un mio sacrosanto diritto, sancito da una legge Regionale, nonche' Nazionale, non può dipendere dall'umore del mio vicino. Ciò detto, la volontà, sembra, di voler affossare a tutti i costi questa legge,anche trovandosi in contraddizione con lo spirito di voler consumare il meno possibile il territorio, di cui l'Amministrazione giustamente si fregia. In sintesi,l'agevolare questa possibilita in un momento di scarse risorse da parte delle famiglie, la precarieta' del lavoro dei giovani, significherebbe farsi interprete delle necessità della collettività cui il politico è chiamato ad assolvere.
non sono un cittadino di SENIGALLIA ma vengo spesso nella vostra citta. vedo che sul proplema casa restauro o qualsisisi altra cosa anche interpellando i geometri della vostra citta non si ottengono rispote chiare,in merito a quello che è consentito dal vostro comune di SENIGALLIA. certo capisco che in passato molti abusavano nel campo edilizio,ma purtroppo i veti imposti privano e umiliano i cittadini che non possono difendersi.credo che non riusciro mai a modificare la casa di senigallia moriro e non capiro il perche comunque dico pazienza noi tutti siamo come la rugiada del mattino. (triste consolazione) BUONGIORNO SENIGALLIA .
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