Un giovane stilista e imprenditore di Senigallia è stato truffato da una casa di moda milanese che commercia abiti in boutiques sparse per tutti i continenti. La proposta era quella appunto di inserire nel mercato un’intera collezione disegnata esclusivamente dal giovane 24enne laureato all’Istituto Europeo di Design di Milano, proposta presentata in pratica come l’occasione giusta per poter entrare nel mondo della moda a livello internazionale.

Dopo il successo di vendite della collezione regolarmente prodotta e commercializzata nei negozi di tutto il mondo – tra cui anche uno spazio nel centro storico di Senigallia – è successo quello che certo il giovane non si aspettava: le varie società titolari del marchio milanese hanno rilanciato di loro iniziativa una proposta al giovane, di entrare con una prima quota da 30mila euro a far parte della società con il 20% delle azioni.

Proposta allettante e, visto il buon andamento delle vendite nonchè l’affidabilità finora dimostrata, accettata dalla giovane promessa, cui sono interessati una nota casa di moda inglese e uno stilista francese.
Ma dopo il versamento della quota, nessun cenno da parte della società e nessun contratto. Passati alcuni mesi, lo stilista ha chiesto la restituzione dei soldi, ma in cambio ha visto recapitarsi solo un assegno protestato e un bonifico falso.

Immediata la decisione di denunciare l’azienda e la richiesta di risarcimento che, tra la somma iniziale, i rimborsi, gli stipendi mai percepiti e i danni, ammonterebbe ad oltre 70mila euro.

Il giovane talento senigalliese intanto dovrebbe firmare un contratto per Milano pret–à-porter, uno degli appuntamenti più ambiti da quanti aspirano a lavorare nel settore della moda, cui dovrebbe partecipare presentando alcuni suoi abiti.

di Carlo Leone